Bitdefender 2020, privacy e cyberbullismo nel mirino

Bitdefender 2020, privacy e cyberbullismo nel mirino

Protezione del dato e della persona, ne parliamo con Bogdan Bugoiu, Senior Product Manager di Bitdefender, che ci illustra le novità della suite 2020.
Parlare di endpoint protection oggi potrebbe sembrare poco attuale; spesso infatti si tende a pensare a queste soluzioni come ad una commodity, a cui dedicare poca attenzione.
Si tratta certamente di errore che può avere conseguenze anche serie in un mondo dai confini sempre più “liquidi”.
Come evidenzia Bogdan Bugoiu, il perimetro aziendale, e anche familiare, non è mai stato così ampio e difficile da difendere. In questo contesto gioca un ruolo determinante la scelta della miglior soluzione di endpoint protection possibile.
Per questo, continua il manager, Bitdefender continua a credere e a investire nelle proprie soluzioni. A tal proposito gioca un ruolo importante la notevole capacità di ascolto della base di clienti e di prospect. Sulla base dei moltissimi feedback, la società rumena ha indirizzato lo sviluppo della versione 2020 della propria suite di protezione.

Bitdefender 2020, privacy e cyberbullismo nel mirino

Secondo Bugoiu, ben il 91% degli americani dichiara di aver perso il controllo su come le aziende controllano la privacy. Un dato allarmante, che si somma all’80% dei genitori preoccupati per il parental control.
Su questi due dati particolarmente preoccupanti, Bitdefender ha quindi introdotto alcune novità di rilievo. Per esempio, l’anti-tracker, disponibile per i principali browser. È stato sviluppato per proteggere la privacy degli utenti, bloccando la raccolta dati che potrebbe consentire profilazione e il targeting commerciale.
L’azienda lancerà anche la prima protezione in tempo reale per iOS che consentirà di bloccare le truffe tramite phishing. Indipendentemente dal browser Web utilizzato, la nuova funzione blocca qualsiasi pagina fraudolenta che cerchi di recuperare informazioni personali, come i dati della carta di credito o i numeri di previdenza sociale.

È stato inoltre implementato il “microphone monitor” (funzione richiesta fortemente dalla community). In questo modo potremo sapere in tempo reale quale applicazione usa il microfono, e decidere se acconsentire o negare l’accesso a tale risorsa. Microphone monitor è molto flessibile e consente di gestire ogni singola App, in modo temporaneo o permanente; lo stesso dicasi per le notifiche.

Bitdefender 2020, privacy e cyberbullismo nel mirino

Il parental control, disponibile dalla versione Total Control, è molto semplice e cross-platform. Un motore di intelligenza artificiale e machine learning è in grado di leggere e interpretare tutto quanto avviene sul dispositivo del minore, riuscendo a distinguere fra un normale litigio fra compagni di scuola e un fenomeno di cyberbullismo vero e proprio. In questo caso viene sempre allertato il genitore, cui viene perfino proposto un approccio psicologico adatto alla specifica situazione.
Bitdefender ha investito molto in questo senso, con il supporto di specialisti del settore. Una nota di merito va sicuramente fatta: si tratta di un vero valore aggiunto, di rado visto altrove.
È tuttavia doveroso precisare che la funzionalità è al momento riservata ai Paesi di lingua inglese, mentre per quanto riguarda il nostro Paese ci sarà da attendere ancora qualche tempo.

Anche la gestione delle immagini è oggetto di analoga attenzione: Bitdefender è in grado di identificare non solo la percentuale di pelle nuda mostrata da una immagine inviata o ricevuta, ma perfino se si tratti di zone particolarmente sensibili. Il margine di errore è davvero esiguo, Bugoiu ci ha riferito che siamo al di sotto del 3% e si lavora per migliorare ulteriormente. Le App al momento monitorate sono Facebook Messenger, Instagram e Whatsapp.