A diversi mesi dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica, Wolters Kluwer, assieme al cliente Studio Cetera di Asti, ha fatto il punto della situazione.
Pierluigi Cetera, titolare dell’omonimo Studio, ha ricordato che ben pochi commercialisti possono vivere solo di consulenze con grandi imprese. Infatti, il tessuto economico è fatto di un grande numero di PMI; anche grazie ad esse sono più di un miliardo le fatture elettroniche già emesse.
Pierluigi Cetera
Il processo di digitalizzazione intrapreso dal Governo italiano con la fatturazione elettronica ha costretto noi professionisti a ripensare al nostro futuro e a come poter puntare allo sviluppo e alla crescita dei nostri Studi e delle attività dei nostri clienti. La discriminante digitale è e sarà sempre di più determinante e ci aiuterà nel perseguimento del successo professionale.
Il commercialista astigiano ha anche ricordato il ruolo fondamentale giocato da Fattura SMART. Il software di Wolters Kluwer aiuta il commercialista a fidelizzare il cliente, creando un ulteriore collante nella relazione tra il professionista e l’azienda assistita.
Parliamo di una piattaforma solida: nonostante gli oltre 360mila clienti anche nei momenti di picco non ci sono mai state problematiche tali da bloccare le attività di fatturazione e comunicazione fra commercialista ed i clienti. Il processo di aggiornamento alla fatturazione elettronica, in quanto tale, è stato certamente un momento di profondo cambiamento. Non pochi clienti dello studio (piccoli artigiani, professionisti prossimi alla pensione ma non solo) hanno scelto di cessare una attività pur di non effettuare questo pur piccolo step evolutivo.
L’ennesima riprova della consolidata tendenza italiana a respingere i cambiamenti, in un momento storico che invece richiede grande dinamismo.
È sempre un dispiacere vedere delle attività cessare per sempre, ma al tempo stesso non si può chiedere alla storia di smettere di scorrere.
Bisogna infatti ricordare anche i benefici per la collettività della introduzione della fatturazione elettronica; uno su tutti la grande rapidità dei controlli sull’IVA versata.
Grazie a questo meccanismo, siamo infatti passati da tempi di circa un anno e mezzo nel 2018, ad appena pochi mesi. Ciò rende possibile un’analisi efficace delle attività d’impresa e l’avvio di eventuali procedure per il recupero di possibili quote evase.
Non va dimenticato che siamo ai vertici della ben poco lusinghiera classifica dei Paesi con la più alta evasione fiscale al mondo. Qualsiasi misura concreta atta a mitigare questo deprecabile fenomeno è sicuramente la benvenuta.