Il cloud è il tema più ricorrente quando si parla di abilitatori per la digitalizzazione; Google gioca un ruolo primario e il Cloud Summit ne è la logica conseguenza.
È stato Fabio Fregi, Country Manager Italy di Google Cloud a ricordare l’impegno verso l’innovazione dell’azienda americana; un percorso che oggi si basa soprattutto sul cloud.
Anche in Italia si registrano tassi di crescita importanti. Nel nostro Paese, Google conta circa 250 risorse impiegate, e per quelle dedicate al cloud è previsto un raddoppio per i prossimi due anni.
Lo sforzo profuso si traduce in una particolare attenzione verso tutti i mercati verticali. Una via ben definita per supportare le aziende con specifiche soluzioni e competenze.
L’ecosistema di partner è essenziale per sviluppare soluzioni, e per meglio interfacciare il sistema economico del Paese.
La relazione con il canale è estremamente forte; Fregi ci ha raccontato il suo stupore per la lealtà e il legame creatosi fra Google ed i propri partner. Infatti, in nessuna delle precedenti esperienze aveva riscontrato una relazione altrettanto forte.
Oltre 5.000 persone si sono registrate all’evento Google Cloud Summit di Milano; un successo tale che non tutti hanno avuto accesso fisico, partecipando quindi tramite social e streaming. Il manager italiano ha aperto l’evento parlando della trasformazione digitale; si tratta di un percorso che ha uno scopo tutto sommato semplice: migliorare le performance, riducendo i costi.
Google contribuisce offrendo una piattaforma globale e unificata, atta a implementare la digitalizzazione e aiutare il rapporto fra aziende e clienti.
Ogni settore potrà quindi trarre giovamento da questo percorso; sono essenziali per le imprese voglia e forza di investire, oltre a una chiara strategia.
Google, dal proprio lato, ha investito 47 miliardi di dollari in 3 anni, e solo negli ultimi 12 mesi ha rilasciato 130 nuovi prodotti cloud. Grazie a questa forza di investimento economico e tecnologico, la società americana si sta facendo strada rapidamente.
Infatti, la presenza si rafforza in ogni settore verticale, e una percentuale davvero elevata (ad esempio, oltre il 90% nel settore media) ha rapporti di partnership con Google nel mondo Cloud.
Francesco Bardelli, Chief Transformation Officer di Generali, ha parlato dell’esperienza della digital transformation nel settore assicurativo. La vision di Generali è diventare sempre più partner di vita dei clienti; poter quindi offrire una customer experience personalizzata, grazie a una miglior conoscenza del cliente.
Bardelli ha sottolineato che la partnership con Google è stata determinata dalla facilità di utilizzo degli strumenti del portfolio. Inoltre, l’uso di machine learning e IA di Google permette l’implementazione di nuovi servizi e tecnologie, migliorando significativamente i servizi offerti.
Generali e Google hanno creato un innovation lab congiunto; i primi progetti saranno servizi digitali per la mobilità. Facendo leva su IoT e i dati di oltre 1,5 milioni di clienti, si potranno offrire nuovi prodotti, oggi neppure immaginabili.
Inoltre, l’accelerazione dei servizi contribuirà a offrire la miglior esperienza cliente mai offerta da Generali nella sua pur lunga storia: questo è il potere di Google Cloud.
Gabriele Benedetto, CEO di Telepass, ha raccontato come la società abbia scelto Google Cloud per la migrazione della propria infrastruttura sul cloud. Google ha anche abilitato la gestione dell’analisi dati e dei carichi di lavoro, permettendo di affrontare problematiche legate a immense mole di dati (parliamo di milioni di clienti attivi) in sicurezza ed efficienza.
Infine, Robert Enslin, Presidente Global Customer Operations di Google Cloud, ha parlato della modernizzazione delle infrastrutture. Aziende come Sky, Lamborghini e FNM hanno scelto Google Cloud per gestire i propri workload.
Il cloud, continua Enslin, non è una tecnologia di passaggio: è qui per rimanere e cambiare il mondo.
Costi, flessibilità, agilità e sicurezza sono di molto superiori rispetto al mondo dell’on premise.
Il manager di Google ha sottolineato con energia la sicurezza del cloud di Google, che procede di pari passo con la miglior privacy policy possibile, nel pieno rispetto del GDPR.