Uno studio commissionato da Dell Technologies e VMware, e condotto da IDC, indica che Il 55,56% delle imprese italiane offre ai dipendenti orario flessibile.
Le aziende italiane si scoprono orientate verso politiche concrete di smart working. Questo emerge dalla ricerca di IDC che ha analizzato le strategie delle aziende europee, legate all’utilizzo della tecnologia sul posto di lavoro.
I risultati rivelano complessivamente che solo il 29% delle aziende ha adottato una strategia orientata al “Future of Work”, ossia un approccio integrato che ha l’obiettivo di mettere l’innovazione e gli strumenti digitali al servizio del potenziale dei collaboratori e dell’azienda stessa.
Tuttavia, per quanto riguarda l’Italia, le evidenze emerse sono singolarmente incoraggianti. La ricerca “Future of Work” ha, infatti, svelato che il 50% delle imprese del Belpaese ha già avviato programmi di smart working, con un ridisegno contestuale degli spazi di lavoro.
Si tratta di un dato particolarmente rilevante, che posiziona l’Italia dietro Francia (56,36%) e Repubblica Ceca (50,91%), ma davanti a paesi come Spagna (42,86%) e Germania (45,28%).
Il 55,56% delle imprese italiane offre – o sta pianificando di offrire – ai propri dipendenti un orario di lavoro flessibile: i dipendenti possono scegliere quando iniziare e finire la propria giornata lavorativa.
Il 44,44% delle imprese italiane predispone – o sta predisponendo – una location flessibile per i propri dipendenti: la scelta di dove lavorare sarà affidata direttamente a quest’ultimi.
In questo scenario, oltre il 46% delle imprese italiane ha iniziato ad adottare nuove policy di sicurezza per essere in linea con i nuovi stili di lavoro.
Per il 37,04% delle imprese italiane, il miglioramento dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata dei propri dipendenti è uno degli obiettivi principali dei programmi di smart working. Si tratta di una cifra ampiamente sotto la media europea (quasi 40%) e molto distante dai livelli registrati in Spagna (53,57%), Germania (49,06%) e Inghilterra (47,46%).
Molto più sentito, per le imprese nostrane, l’elemento dell’efficientamento dei costi, prioritario per il 48,15% del panel intervistato (40,16% la media europea).
Marco Fanizzi, VP & GM Enterprise Sales di Dell Technologies
Le evidenze contenute nello studio di IDC dimostrano chiaramente come l’adattamento agli stili di lavoro del futuro sia ormai un tema centrale nelle strategie aziendali. Un numero crescente di imprese in Europa, infatti, si sta muovendo correttamente proprio in questa direzione. In Italia, oltre il 45% delle imprese intervistate ha dichiarato di avere in programma un incremento degli investimenti relativi alla trasformazione del posto di lavoro nei prossimi 12 mesi. Ma il cosiddetto futuro del workplace non deve mirare solamente a soddisfare le necessità delle aziende. Al centro, bisogna mettere – senza alcun dubbio – le persone, chiamate a guidare nel concreto questa trasformazione.