Il 31 marzo sarà il World Backup Day. È la giornata dedicata alla salvaguardia dei dati, che diventano sempre più importanti nella vita di tutti, sia privata che lavorativa. Non si possono dimenticare facilmente la recente interruzione di attività subìta da Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram con milioni di persone coinvolte direttamente, che ha sottolineato la sempre più crescente dipendenza dai dati.
In questo caso, molti dei dati potevano non essere considerati fondamentali, ma se fossero stati cancellati? Anni di fotografie e video con familiari e amici eliminati per sempre? Ogni giorno utilizziamo dispositivi che generano tonnellate di dati, da smartphone, laptop, automobili e console e persino le case smart. Senza dimenticare i dati prodotti dalle operazioni finanziarie e dalle cartelle sanitarie. La tecnologia quindi ricopre un ruolo fondamentale e il cloud consente di creare infrastrutture scalabili nelle quali archiviare i dati, ma proteggerli, gestirli e utilizzarli in modo corretto è ancora complicato, ma sarà necessario porvi rimedio al più presto.
Intelligenza Artificiale e Machine Learning (ML), indicizzazione dinamica, infrastrutture scalabili e tecnologie cloud stanno semplificando il backup, anche in ambienti ibridi multi-cloud. Dal backup self-driving che automatizza la protezione, alle appliance che rispondono alle esigenze di ampliamento del backup, non c’è più motivo di “faticare” per le attività di ripristino.
Lo stesso sistema può fornire soluzioni di attivazione dei dati che agevolano la privacy e la gestione dei dati, incrementandone il valore. Definire una strategia di data recovery completa e semplice è una necessità nel mondo attuale. Come in Avengers, la possibilità di svegliarsi e trovare l’ufficio mezzo vuoto (perché i dipendenti hanno trovato un altro lavoro, non per colpa dello schioccare delle dita di Titan) è reale.