Chi ha già usato almeno una volta uno storage QNAP sa che il potenziale dell’hardware viene espresso al massimo grazie all’evoluta piattaforma Linux based denominata QTS. Si tratta dell’ambiente operativo con GUI desktop oriented che caratterizza la gamma del brand ormai da anni. Alla facilità di interazione (sembra di lavorare su un comune server Windows/Linux), si affianca la velocità di risposta del comparto grafico e una grande reattività nella configurazione dei differenti parametri. Diversamente dai NAS con interfaccia legacy, l’applicazione delle diverse regole avviene quasi in tempo reale, con una grafica chiara e opportune guide pop up e wizard di configurazione.
Le porte a disposizione sono molte e permettono una facile integrazione in molteplici contesti.
Gestire gli array di dischi, abilitare setup di rete, le cartelle, le condivisioni e le permission risulta perciò estremamente facile per chi ha già dimestichezza con ambienti server e CED.
L’integrazione con Microsoft AD, Linux e il mondo Apple è totale, per una grande semplicità di aggregazione di nuovi servizi, cartelle e processi di backup e recovery multipiattaforma.
L’idea di integrare cinque slot da 2,5″ subito sopra i quattro da 3,5″ è semplicemente geniale.
Riassumere l’intero campionario di funzioni offerte da QTS sarebbe praticamente impossibile in un solo articolo. Tuttavia, al fianco delle consolidate funzionalità del sistema operativo, in tempi recenti, QNAP ha scelto di irrobustire progressivamente le capacità di disaster recovery, introducendo funzioni di snapshot, sincronia e replica, sia verso storage, locali, verso altri NAS locali o remoti, sia verso il cloud.
L’adozione di un NAS di questo tipo va perciò nella direzione di una maggiore sicurezza generale dei dati e dei servizi di rete, il tutto senza precludere alcun tipo di possibile flusso dati in entrata o in uscita dal network aziendale (cloud pubblico, replica remota, storage removibile crittografato).
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Nell’ottica di offrire maggiori prestazioni e affidabilità, TVS-972XU beneficia della presenza di cinque slot aggiuntivi per SSD e delle funzionalità evolute di tiering messe a punto da QNAP tramite il servizio Qtier. Questa architettura permette di ottimizzare il numero di drive SSD in rapporto alle unità meccaniche, consentendo un reale risparmio ed elevate performance.
La suddivisione dei dati, tra documenti a maggiore e minore intensità di accesso, consente di posizionare i file elaborati più di frequente sullo storage ad alta velocità Solid State e di conservare il materiale a bassa priorità sullo storage meccanico, più capace ma meno veloce. Qtier 2.0 sfrutta algoritmi evoluti per assicurare la corretta disposizione dei dati tra i diversi array e per sfruttare a dovere tutte le unità di archiviazione integrate nel NAS, anche in ottica di corretto sfruttamento e riduzione dell’usura.
Non di meno, se si necessita della maggiori performance possibili, è possibile scegliere di abilitare la cache SSD in riferimento a uno o più array storage. In questo modo è possibile garantire un elevato livello di IOPS in lettura e scrittura, per soddisfare le applicazioni più esigenti. In aggiunta, TVS-972XU supporta l’extra over-provisioning SSD software-defined, una funzionalità che consente di allocare spazio per ottimizzare le velocità di scrittura casuale ed estendere la durata degli SSD.
Oltre a una maggiore durata dell’hardware e a prestazioni migliorate, definendo uno spazio per l’over-provisioning è possibile adottare drive Solid State di classe desktop e beneficiare di una durata complessiva che si avvicina a quella dei ben più costosi modelli di fascia enterprise.
Il vero valore della soluzione QNAP va dunque ben oltre le performance che si possono raggiungere, ma riguarda la stabilità e l’affidabilità nel tempo di soluzioni che, tipicamente, devono resistere molti anni e garantire sicurezza e protezione ad importanti dati aziendali.