I benefici dell’adozione dei thin client sono già chiari alle grandi aziende: dopotutto il concetto di “thin client” non è affatto nuovo. Questi dispositivi calcano la scena già da vent’anni, ma è con l’arrivo del cloud, della mobilità pervasiva e delle connessioni a banda larga che hanno avuto il suo massimo picco di diffusione. Proprio per questo, molte realtà professionali hanno espresso esigenze legate al mobile working e all’aggiornamento del parco macchine preesistente. Non è infatti infrequente trovare ambienti di lavoro misti PC/thin client.
Per favorire la migrazione esistono soluzioni specifiche come ThinOX4PC, messa a punto da Praim. Una simile piattaforma consente di trasformare i comuni PC in veri e propri dispositivi thin client, evitando l’investimento in nuovo hardware. ThinOX4PC adotta il sistema operativo Linux-based Praim ThinOX, un ambiente sicuro che consente accessi protetti al disco e rende i dispositivi immuni da virus o manomissioni. Questa architettura permette alle aziende di uniformare la gestione della tecnologia utilizzata negli ambienti di lavoro e, allo stesso tempo, di continuare a usare periferiche specifiche essenziali (stampanti, scanner, lettori di card, ecc.).
Esiste infine un approccio più radicale alla gestione del parco macchine. Gli zero client possono essere considerati una evoluzione dei thin client e vantano, come principale differenza, un hardware ancora più “leggero” e la totale indipendenza da archivi o eseguibili locali software. Si tratta di sistemi che si appoggiano integralmente a infrastrutture VDI (Virtual Desktop Infrastructure) localizzate o cloud.
Un esempio di piattaforma, declinata in ambito mobile, è quella fornita da Toshiba con “Mobile Zero Client”, resa disponibile circa 3 anni fa. In questa architettura i dati non sono archiviati sul dispositivo, offrendo ai team IT maggiore sicurezza, mobilità e una superiore flessibilità di gestione rispetto ai sistemi legacy.
Senza sistema operativo o hard disk, Toshiba Mobile Zero Client permette agli utenti di accedere al proprio desktop virtuale, sia al lavoro sia a casa, senza che i dati siano archiviati localmente su HDD o drive allo stato solido. Tutte le funzionalità e i dati sono disponibili attraverso un’infrastruttura virtual desktop (VDI) cloud-based, eliminando la possibilità di infezione malware e riducendo la possibilità il rischio di furto dei dati nel caso in cui il PC venga smarrito o rubato. Non solo, il sistema permette ai clienti di utilizzare i PC senza lasciare tracce digitali e garantisce un processo di installazione semplice grazie alla compatibilità con la maggior parte delle infrastrutture IT esistenti in azienda.
Oltre a supportare l’archiviazione sicura dei dati esternamente al dispositivo, la piattaforma Toshiba garantisce sui notebook predisposti una protezione aggiuntiva grazie al BIOS unicamente sviluppato da Toshiba, progettato e realizzato in-house per evitare ogni rischio di interferenze di terze parti. Il BIOS zero client è progettato per limitare le connessioni al server di gestione attraverso l’autenticazione e per evitare qualsiasi tentativo di avvio da parte di dispositivi esterni o reti non autorizzate.
Simili piattaforme zero client rappresentano valide alternative per il business moderno, perfettamente integrate con ambienti Citrix e VMware. Inoltre, il fatto che la soluzione sia installata all’interno della rete aziendale, non solo completa le funzionalità di sicurezza ma elimina la necessità di eseguire processi di installazione lunghi ed economicamente onerosi.