L’evoluzione di Cisco anticipa i trend del network digitale

L’evoluzione di Cisco anticipa i trend del network digitale

Pensare al networking senza nominare Cisco, è quasi impossibile. Dopotutto, ricorda l’AD Agostino Santoni, “la nostra è una storia che ormai dura da trenta anni”.
Rimanere così a lungo in un mercato estremamente dinamico e competitivo richiede grandi capacità di innovazione. Chi non ha avuto il coraggio di guardare anche oltre se stesso, semplicemente è stato superato dalla storia.

Cisco questo lo sa molto bene ed è sempre Santoni a rivelarlo “rimango sempre piacevolmente sorpreso dalla capacità innovativa della mia stessa azienda”.
Che si tratti di procedere a lungimiranti operazioni di M&A o di introdurre nuove tecnologie, Cisco è sempre in prima linea.
Ad esempio, l’acquisizione di OpenDNS ha permesso (assieme al grande know-how aziendale) di proporre sul mercato una soluzione rivoluzionaria come Cisco Umbrella. In Italia, è TIM con Safe Web a veicolare attualmente Umbrella; grazie a questa tecnologia, centinaia di migliaia di PMI possono godere di un livello di sicurezza altrimenti impensabile, senza alcun tipo di hardware o software installato. Un vero esempio di evoluzione tecnologica alla portata di tutti.

L’evoluzione di Cisco anticipa i trend del network digitale

Le linee guida di Cisco, sottolinea Santoni, rimangono sempre le stesse: piattaforme che siano semplici, aperte, programmabili, sicure e automatizzate.
Ed è sicuramente con questi valori in mente che l’azienda americana ha sviluppato le novità presentate in occasione del Cisco Live 2019, e ben illustrate da Alberto Degradi, Infrastructure architecture leader di Cisco.

L’evoluzione di Cisco anticipa i trend del network digitale

Alberto Degradi, Infrastructure architecture leader di Cisco

Tre i principali punti toccati: innanzitutto, Application Centric Infrastructure (ACI) amplia i propri campi di utilizzo, e abbraccia il mondo dei public cloud, con la compatibilità con Amazon AWS e Microsoft Azure. Sarà quindi possibile definire policy slegate dalla piattaforma di utilizzo, consentendo ai reparti IT aziendali di gestire applicazioni in estrema semplicità, senza rinunciare ad alcuna funzionalità e soprattutto in totale sicurezza. Non a caso, la definizione di questo step evolutivo è proprio Cloud ACI.

Il secondo annuncio riguarda la seconda versione di Hyperflex. L’appliance di Cisco guarda decisamente all’edge, e con ragion veduta. È ormai evidente a tutti che la tradizionale struttura client/server sia in via di estinzione; la periferia della rete sarà sempre più importante. HyperFlex quindi permette di ottenere prestazioni applicative non dissimili da quelle di un datacenter, offrendo alle aziende la capacità (e la scalabilità) necessaria in filiali anche remote, che saranno in grado di svolgere attività di analytics e di edge computing.

Il terzo annuncio riguarda CloudCenter Suite: Cisco mira a offrire, grazie a questa soluzione, una miglior gestione dell’intero ciclo di vita dell’applicazione, facilitando l’automazione dei workflow, e conseguentemente ottimizzando tempi e riducendo i costi. Offerta come soluzione SaaS e con diverse fasce di prezzo, mira a raggiungere una base di utenti che sia la più ampia possibile.

In chiusura, Agostino Santoni ha voluto ricordare l’importanza dello sviluppo e della collaborazione, declinata nel programma Cisco DevNet, potenziato aggiungendo nuovi strumenti spiccatamente dedicati alla innovazione in tema di IoT, la vera frontiera del domani (e in parte già di oggi). La speranza dell’AD Cisco è quella di poter collaborare approfonditamente con le molte migliaia di startup presenti nel Bel Paese: sicuramente un auspicio che ci sentiamo di condividere appieno.