Innovazione, intervista a Remy Malchirand di Manhattan Associates

Innovazione, intervista a Remy Malchirand di Manhattan Associates

Abbiamo intervistato Remy Malchirand, Managing Director Southern Europe, Manhattan Associates. Un momento di confronto sulle prospettive dell’azienda in Italia.
Il manager francese è stato molto chiaro nel delineare le grandi aspettative che la società californiana ha nei confronti dell’Italia. E non potrebbe essere che così, se una azienda notoriamente esigente come Esselunga ha scelto di rivolgersi proprio a Manhattan Associates per l’ottimizzazione della gestione dei centri di distribuzione e del rifornimento ai punti vendita.

Uno dei più grandi punti di forza, come evidenzia lo stesso Malchirand, è dato dal fatto che la società americana non si limita a fornire meramente una soluzione software, ma si occupa del progetto di implementazione in prima persona. Un approccio sicuramente più organico e che richiede a Manhattan Associates un grande sforzo in termini di risorse umane altamente qualificate; ma che, indubitabilmente, genera una grande fiducia nel cliente.

In un Paese come l’Italia, storicamente non certo ai vertici per quanto riguarda l’agenda digitale, poter contare su un partner che segua la trasformazione digitale dei processi fin dalla fase progettuale è essenziale. E il successo è ben testimoniato dalle realtà di indubbio risalto internazionale che hanno scelto Manhattan Associates come partner tecnologico: che si tratti di Aldi, Metro, ma anche di Adidas o Leroy Merlin, in ogni caso parliamo di aziende leader di mercato nei rispettivi settori.
Peraltro, l’approccio al mercato italiano è recente, ma va ricordato che la software house opera in Europa da almeno un ventennio, quindi certamente conosce le dinamiche europee, nettamente diverse da quelle statunitensi.

Remy Malchirand, ricordando che in realtà è già presente una forza qualificata in Italia, ha spiegato i tempi apparentemente lunghi che ha finora richiesto l’apertura della filiale italiana. La scelta dell’azienda è stata precisa: sono infatti accettate unicamente figure che siano al top delle rispettive professionalità. Una politica che ci sentiamo di approvare a pieni voti: aggredire un mercato nuovo richiede fin da subito le migliori qualità in campo. Va ricordato, infatti, che la clientela di Manhattan Associates per il Bel Paese sarà particolarmente esigente, dato che il target è fatto da luxury e grocery. Come precisa Malchirand, spesso, è lo stesso cliente a prediligere una guida, un supporto attivo che indirizzi le esigenze e sia in grado di tracciare la strada più idonea per soddisfarle.

Il manager ha sottolineato, con giusta soddisfazione, come il DNA di Manhattan Associates sia chiaro e inconfondibile. Univoca, ad esempio, la scelta di non procedere a operazioni di M&A, ma piuttosto di investire una cifra considerevole (parliamo di 60-70 milioni di dollari) in ricerca e sviluppo. A tutto beneficio dell’intero parco clienti, che potrà quindi trarre vantaggio dalle nuove versioni software rilasciate. D’altronde, lo sviluppo di soluzioni cloud-based procede incessante e richiederà sempre maggiori risorse.

Siamo certi fin da ora che la filiale italiana sarà di grande successo. Ci sono tutti gli ingredienti necessari: grande cura nella selezione del personale, attenzione massima alle esigenze del cliente e soluzioni software al top del mercato. E, ovviamente, un management di livello mondiale.