Equinix ci ospita presso il data center ML2 di Milano, altissima tecnologia integrata nella metropoli; ne parliamo con il Managing Director Emmanuel Becker.
L’azienda è quella che si può definire “peso massimo” nel settore dei data center e gli oltre 190 centri sparsi per il mondo ne sono una buona dimostrazione. Agli oltre 9.800 clienti, Equinix offre un uptime garantito del 99,9999% o addirittura superiore.
Per la società, infatti, nessun livello di downtime è accettabile.
Emmanuel Becker, Managing Director Italy di Equinix, ha fatto qualche semplice ma efficace esempio: basti pensare al gravissimo danno di immagine per uno store online, causato da una inaccessibilità alla propria piattaforma di e-commerce. Addirittura, rivela Becker, l’azienda ha investito fortemente per arrivare a garantire ben sei decimali di affidabilità. A un normale utente potrebbe sembrare quasi esagerato, ma poter garantire livelli di uptime davvero altissimi è fondamentale. E non stupisce, quindi, che moltissimi fra i più grandi gruppi al mondo si avvalgano dei servizi della società americana.
Colpisce, rispetto a quanto proposto da molti competitor, la capacità di sfruttare al 100% le situazioni di M&A. Laddove altri operatori del settore lavorano quasi esclusivamente su nuovi building, il know-how di Equinix permette di modellare le situazioni preesistenti, portandole al livello adeguato. Una riqualificazione che Becker ha definito “Equinized”. Il manager, peraltro, ha ricordato che poter contare su un enorme numero di siti nel mondo, porta in dote esperienza e competenze immediatamente replicate su casi analoghi, di fatto permettendo di affrontare i problemi in tempi e modi di valore assoluto.
Durante la visita al sito ML2, abbiamo potuto notare una cura dei dettagli davvero non comune, anche laddove non sia prettamente attinente alla attività produttiva. Un esempio? Equinix ha allestito per i propri clienti una splendida sala conferenze, un ambiente dove le aziende possono accogliere altri clienti.
Il locale sottostante ospita invece power center e gli UPS. Pur essendo estremamente improbabile il rischio di generare interferenze agli ospiti della sala conferenze, Equinix ha comunque investito non poco nel garantire un perfetto isolamento elettromagnetico, al fine di offrire il massimo del confort. Un particolare non da sottovalutare, dato che il cliente non ha alcuna percezione di questo fatto. Segno di una vera attenzione, e non solo proclami di facciata.
La ridondanza è assolutamente efficace: il sito ML2 viene ad esempio alimentato da due diversi power center, entrambi in grado di alimentare l’intero sito. Ovviamente non manca un sistema di alimentazione ausiliario, anch’esso ripartito: le componenti meccaniche (ad esempio il cooling) sono ridondate con 3 generatori (uno dei quali, manco a dirlo, ridondante) in grado di erogare circa 1.300 kV ognuno.
Per quanto riguarda invece la parte clienti, 3 UPS da 600 kV ognuno svolgono il doppio ruolo di alimentazione ausiliaria e stabilizzatori di tensione erogata, particolarmente importante ad esempio nei mesi estivi. Questi UPS garantiscono come minimo 6 minuti di alimentazione ininterrotta, e si tratta della peggior stima possibile, con batterie a fine vita. Un lasso di tempo davvero enorme, che permette ai tecnici di intervenire agevolmente anche in caso di eventi di portata quasi catastrofica.
Per quanto attiene la parte security, oltre ad effettuare un rigoroso controllo all’ingresso con personale qualificato, Equinix sfrutta sistemi di badge, pin, sensori biometrici opzionali per accedere alle diverse “cage” interne. Sono inoltre previste piattaforme CCTV e motion detection. Come poc’anzi anticipato, i clienti possono scegliere di utilizzare una gabbia, o cage, di cui fornire perfino le specifiche tecniche con cui desidera venga realizzata: ad esempio, le dimensioni dei fori di cui si compongono i pannelli della gabbia stessa. I sistemi antiincendio sono estremamente sofisticati e la sensoristica HSSD (High Sensitivity Smoke Detenction) dei data center arriva perfino a identificare con grande accuratezza la zona in cui una o più ventole di raffreddamento stanno iniziando a presentare sintomi di malfunzionamento.
Dalle control room, i tecnici di Equinix hanno un controllo totale sullo stato di funzionamento del sito, ma non solo: infatti, tutti i siti milanesi sono fra loro collegati e in grado di collaborare per risolvere tempestivamente qualsiasi inconveniente.
Abbiamo chiesto a Emmanuel Becker la durata dei business plan, ma sorridendo ha risposto che, nei fatti, per Equinix il business plan è eterno. Una realtà plastica e reattiva, con tempi di reazione simili a quelli di una startup, che non a quelli di un top player a livello mondiale. E che la società americana non si sieda sugli allori, ce lo rivela un dato fornito dallo stesso manager: ben 800 sono le risorse impegnate in ricerca e sviluppo, su un totale di circa 8.000 dipendenti.
Un numero impressionante, per una attività che non lascerebbe supporre queste necessità: molti infatti si limitano a scegliere di volta in volta il partner più efficace. Ma Equinix non si accontenta di seguire il mercato e, anzi, si pone in prima linea: in un mondo sempre più competitivo, sicuramente meglio essere il leader che dover inseguire!