Open Fiber ha collegato a Fino Mornasco (CO) il primo cliente alla rete interamente in fibra ottica nelle aree bianche della Lombardia, nel contento dei bandi Infratel.
La sperimentazione, aperta a tutti gli operatori TLC, ha lo scopo di ottimizzare i processi di gestione ed erogazione dei servizi, in vista della commercializzazione dei servizi. La connessione FTTH, lo ricordiamo, consente velocità fino a 1 Gbps; prestazioni inarrivabili da altre linee cablate attualmente esistenti, come il rame puro, o le resti miste fibra-rame.
Prima azienda a commercializzare la fibra ottica di Open Fiber, è Eolo, nota soprattutto per essere leader nel settore del fixed wireless. Da sempre attiva nell’offerta di servizi ultra broadband in zone di digital divide, inizia così un analogo percorso per i collegamenti in FTTH.
Nei sei mesi del periodo di test, tutti gli operatori interessati ad aderire potranno usufruire a titolo gratuito dei servizi per la fornitura ai cittadini di una connessione FTTH. La sperimentazione che vede collaborare Open Fiber con Eolo e altri operatori è già stata avviata nei comuni di Anguillara Sabazia (Roma) e San Giovanni la Punta (Catania), e nei prossimi giorni partirà anche a Campagnano di Roma (Roma).
Open Fiber sta realizzando nelle zone scarsamente popolale un’infrastruttura il cui scopo è la riduzione del digital divde, garantendo connessioni a banda ultra larga ad oltre nove milioni di abitazioni, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione. L’infrastruttura creata, sarà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni.
Oltre 1000, i comuni in cui l’azienda ha aperto cantieri, nelle diciassette Regioni cui fanno riferimento i primi due bandi Infratel. Open Fiber ,inoltre, si è recentemente aggiudicata anche il terzo bando per la cablatura delle aree bianche di Calabria, Puglia e Sardegna.
Ricordiamo che il valore complessivo del bando Infratel per la Lombardia supera i 400 milioni di euro, e permetterà ad Open Fiber di collegare alla banda ultra larga circa 1500 comuni inclusi nelle aree bianche del territorio; grazie ad un investimento privato di circa 380 milioni di euro, invece, la società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti sta cablando in modalità FTTH Milano, Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Monza, Pavia, Sondrio, Varese e altri 23 comuni dell’hinterland milanese, al fine di creare una rete quanto più pervasiva ed efficiente possibile, aiutando il sistema Italia a colmare il gap in termini di infrastrutture digitali, che ci separa dagli altri Paesi più evoluti.