La tappa milanese del roadshow Lenovo “Intelligent Futures”, ha fornito l’occasione per un incontro con la stampa di settore; molti i campioni innovativi esposti.
Lenovo sembra avere un unico mantra: la crescita. Nel perseguire i propri ambiziosi target, nulla pare essere lasciato al caso. Non è affatto una coincidenza, quindi, vedere tassi di sviluppo impressionanti in ogni segmento.
Emanuele Baldi, Amministratore Delegato e General Manager di Lenovo per l’Italia, ha snocciolato dati e quote da primato. Particolarmente importante il ritorno di Lenovo al primo posto nel settore PC, con anche un discreto margine. La quota di mercato è, infatti, del 23,7% a livello mondiale (dati secondo quarter 2018). Come dire, praticamente un PC su quattro nel mondo è venduto da Lenovo.
Sicuramente, un importante contributo è stato fornito dalla gamma ThinkPad: gli sforzi del colosso cinese sicuramente si sono visti. Nei fatti, ThinkPad è crescita del 50% anno su anno, e di un incredibile 100% nell’ultimo trimestre. Come anticipato, i risultati sono positivi su moltissimo fronti. Un altro esempio? Le workstation, il cui target di diffusione era un (ambizioso) +30%, sono cresciute di oltre il doppio, fino a +65%.
Se guardassimo alla posizione globale, la corporate ha registrato uno sviluppo anno su anno del 14%. Ed è il terzo trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra; un tasso non facile da sostenere, soprattutto quando si fatturano oltre 45 miliardi di dollari.
Quali sono, quindi, le chiavi di questo successo? Secondo Lenovo, tre sono le pietre angolari: la difesa delle quote di mercato, la creazione di nuovi mobile e data center, e (ovviamente) nuovi investimenti. Soprattutto in smart device e nel settore cloud.
Le idee e le soluzioni mostrate, sono decisamente chiare e concrete.
Con ben presente le esigenze di oggi e di domani, Lenovo offre eccellenti soluzioni per le moderne sale riunioni. La tendenza, infatti, è quella di creare huddle room sempre più piccole, con però eccellenti sistemi di videoconferenza. Lenovo si dimostra attenta al tema e i sistemi che abbiamo testato sono tanto dotati di audio e video di alta qualità, quanto rapidissimi da usare.
Ad esempio, a breve verrà lanciato un prodotto (di cui abbiamo visto un prototipo) in grado di sfruttare l’NFC dei moderni smartphone per effettuare un mirrorcast di quanto appare sul display. Se vogliamo, una estrema evoluzione del tradizionale laptop collegato a schermo o videoproiettore.
Lo sforzo tecnologico di Lenovo è ampiamente giustificato da solidi dati. Federico Carozzi, 4P Country Lead, ha ricordato che entro il 2020 almeno la metà delle huddle room sarà ad alta tecnologia e il mercato della videocomunicazione aziendale raggiungerà gli 11,4 miliardi di dollari.
Piuttosto evidente: Lenovo vuole sia una bella fetta di questa torta, che esserne market leader. Ancora, Baldi ha ricordato come Motorola abbia finalmente raggiunto il break-even. La “cura” Lenovo si è rivelata proficua, investendo in mercati emergenti ed importanti, come America Latina e Cina. Senza scordare una importante razionalizzazione dei prodotti: molte varianti per operatori sono state tolte dal listino, consentendo forti risparmi.
E d’altronde, come ha ben sottolineato Thorsten Stremlau, Director CTO WW Commercial Portfolio, l’impegno tecnologico di Lenovo non è puramente teorico. Anzi, è soprattutto concreto. Dagli apicoltori, alle diagnosi medicali, passando per le energie pulite: settori fra loro diversissimi, eppure uniti dal filo della collaborazione con Lenovo. Che si tratti del controllo di un alveare con thin client per la gestione di api e regine, di gestire report di TAC o RSM, oppure di prevedere i flussi di vento per le pale eoliche, Lenovo sa sempre cosa (e come) fare per massimizzare performances e ridurre i costi.
Oggi, infatti, nessun livello di inefficienza è più accettabile. La concorrenza è spietata in ogni settore.