Pure Storage, player di riferimento del segmento degli storage all-flash, svela alla stampa di settori nuovi dettagli e le peculiarità dei Cloud Data Services.
L’azienda americana propone è un vero e proprio “balzo in avanti” per gli ambienti cloud: Purity è ora anche in cloud, e (almeno inizialmente) eseguibile su istanza AWS.
Mauro Bonfanti, Regional Manager di Pure Storage in Italia, sottolinea come anche in Italia il cloud stia diventando realtà. Ad esempio, Amazon ha proprio nel Belpaese il suo maggior cliente: Enel.
Amazon sta anche pensando di realizzare un proprio data center in Italia; ulteriore riprova della crescita del mercato nostrano.
Ed è proprio su piattaforma AWS di Amazon che prendono forma le novità di Pure Storage.
Cloud Block Store: Come suggerisce il nome, è un block storage enterprise, operante su AWS. Grazie alle tecnologie Pure Storage, i dati possono essere quindi ibridi: on premise, nelle tradizionali soluzioni dell’azienda californiana, ma anche in cloud, ed in modo del tutto trasparente all’utente. Un game changer, per Pure Storage, che permette di superare i vincoli della infrastruttura standard di AWS.
CloudSnap for AWS: Non poteva, logicamente, mancare la protezione dati basati sul cloud. CloudSnap, infatti, permette agli snapshot FlashArray di essere inviati facilmente ad Amazon S3. Il tutto con alti livelli di protezione, a costi vantaggiosi e con un recovery flessibile sia on-premise sia sul cloud.
StorReduce: frutto dell’acquisizione estiva dell’omonima azienda, è una tecnologia di deduplica cloud-native. È studiata per abilitare il trasferimento dei dati non strutturati da e verso il cloud, in particolare storage AWS S3. Sinteticamente, si tratta di un backup di tipo flash-to-flash-to-cloud. Questo consente di sfruttare il cloud pubblico per backup e restore, con significativi risparmi economici, aumentando moltissimo le performance.
Palpabile, la soddisfazione di Alfredo Nulli, EMEA Cloud Architect di Pure Storage (leggi la nostra intervista esclusiva prima di Pure Accelerate). Le soluzioni, in termini di prodotto e tecnologie, sono infatti allo stato dell’arte. Sottolinea Nulli, gli stessi clienti richiedevano con forza soluzioni cloud, potendo però sfruttare API e il know-how dei sistemi Purity; il cliente di riferimento, infatti, è sicuramente già esperto di Pure Storage e di sistemi cloud.
Una straordinaria dimostrazione di ascolto della customer base; quasi tutti ne fanno vanto, ma pochi hanno saputo trasferire i feedback ricevuti in soluzioni concrete. In questo, Pure Storage è sicuramente ai vertici.
Sebbene siano inizialmente riservate ad AWS, continua Nulli, la roadmap prevede di estendere queste nuove proposte anche agli altri principali cloud provider; aspettiamoci quindi nel 2019 annunci in tema di multi-cloud.
Come le altre soluzioni di Pure Storage, anche per queste nuove offerte l’azienda si avvale del canale come veicolo di vendita preferenziale, agevolando i partner. Non va scordato, infatti, che AWS vende i propri servizi direttamente al cliente, mentre le offerte di Pure Storage, pur veicolate su istanze AWS, continuano ad essere vendute in modo indiretto.