Per i test abbiamo ricevuto due display identici, che abbiamo connesso via DP e HDMI al medesimo PC, per poter lavorare con un unico desktop da 3.840×1.080 pixel.
La cornice di pochi millimetri gioca un ruolo fondamentale qualora si scelga di allestire una configurazione a due o tre display. Considerando il prezzo vantaggio e la ormai sempre più diffusa disponibilità di acceleratori grafici in grado di gestire agevolmente più monitor, si tratta di un dettaglio sicuramente vincente.
Affiancando i due display la sensazione è quasi quella di avere un solo unico grande pannello. Le cornici dei due monitor, una accanto all’altra, sono infatti meno ingombranti di una sola cornice laterale dei monitor standard.
La regolazione dei due monitor non è però esente da criticità, la staffa posteriore non consente infatti la rotazione, né la regolazione in altezza, ma solo l’inclinazione del pannello (+3,5° -21-5°, con una tolleranza di più/meno 1,5°). Far collimare i due display richiede dunque un po’ di pazienza e un piano di lavoro perfettamente livellato (nonché già alla misura desiderata).
Una volta superata questa modesta asperità ci si rende conto di un secondo dettaglio: la staffa posteriore, contenendo i conduttori per la trasmissione dei dati e dell’alimentazione, è quasi del tutto solidale con il corpo principale. Il monitor è sprovvisto di attacchi VESA standard ed è perciò impossibile utilizzare questo modello per configurazione multi-display su staffe standard.
Pregevole la presenza dei cavi HDMI e DP nella confezione mentre, l’assenza di diffusori, obbliga a connettere altoparlanti esterni per sfruttare l’output veicolato.
Il menu OSD è completo e accessibile tramite i pulsanti integrati nel profilo anteriore, a destra. In alternativa, molte funzioni possono essere gestite dalla suite che accompagna i più recenti display AOC (si veda la recensione in abbinamento al display AOC Q2790PQU).
All’atto pratico, nell’uso di tutti i giorni, AOC 242VQ si fa notare per le immagini brillanti e per la possibilità di lavorare in modo dinamico tra testi, navigazione Web e giochi/multimedia, tramite preset memorizzati. In generale la leggibilità del testo e l’intensità dei colori risultano già apprezzabili mantenendo i parametri base (contrasto/luminosità/gamma) ben al di sotto della metà.
L’algoritmo dinamico di correzione del contrasto è d’aiuto particolarmente nelle sessioni gaming e nella riproduzione di film.
Se impiegato come display per la grafica, ad un occhio attento, i limiti appaiono rapidamente evidenti. Con schermate nere o scure, l’uniformità di riproduzione delle immagini e di illuminazione risulta scarsa; un particolare che inficia la qualità generale di foto e video (in caso di editing). Colori e gradienti sono generalmente di buon livello ma, nelle prove più complesse è facile notare una certa dominante cromatica, oltre all’approssimazione di rappresentazione in corrispondenza egli estremi di gamma (colori molto chiari, tendenti al bianco, e colori molto scuri, tendenti al nero).
Buono il grado di reattività del display che, con i suoi 5 ms di tempo di risposta, è capace di visualizzare in modo netto e dettagliato i contorni dei soggetti in movimento. L’immagine è stabile, non presenta flicker, a tutto vantaggio della salute degli occhi.
A conti fatti, AOC 242VQ offre interessanti funzioni e un design all’avanguardia a un prezzo contenuto. Se state cercando un monitor che possa soddisfare un uso office, gaming occasionale e grafico entry level, probabilmente avete trovato ciò che fa per voi.
Punteggio
71
su 100
PRO
Prezzo vantaggioso; compatto e moderno; cornice minuscola; cavi in dotazione; tempo di reazione buono; qualità generale buona; dotazione software.
CONTRO
Il supporto posteriore non consente molte regolazioni; non è compatibile VESA; sfumature e uniformità migliorabili; mancano diffusori.