AOC 242VQ è un display tutto fare da 23,8”, caratterizzato da un design minimalista, una cornice dallo spessore contenuto e da un pannello IPS Full HD.
La versione che abbiamo provato offre specifiche tecniche di buon livello a un prezzo particolarmente aggressivo. Con meno di 150 euro è possibile dotarsi di un pannello di buone dimensioni e in grado di riprodurre immagini luminose e nitide fino a 1.920×1.080 pixel.
Secondo il produttore si tratta di un device adatta all’impiego Home e Soho, per la fruizione di contenuti multimediali, ma anche per un approccio alla grafica 2D/3D di grado amatoriale. Rimanendo entro questa descrizione, gli estremi sono certamente confermati.
Il pannello IPS con retroilluminazione WLED offre infatti una luminosità sino a 250 cd/mq e un contrasto nativo di 1.000:1 (20 mln a 1 con contrasto adattivo). La risoluzione della matrice, in rapporto alla diagonale, genera un pixel pitch di 0,2745 mm, sufficiente per un impiego grafico senza eccessive pretese. L’angolo di visualizzazione è di 178° su entrambi gli assi, ormai uno standard (almeno sulla carta) per i display IPS. Il tempo di risposta è particolarmente contenuto, appena 5 ms.
Al di là della disamina tecnica, una volta assemblata la base al sostegno del pannello non è possibile non notare le forme davvero compatte dello chassis. Considerando la base, lo spazio occupato è di 537,4x180x423 mm per 3,15 Kg di peso. AOC 242VQ è leggero, facile da maneggiare ed estremamente affusolato.
Lo spessore varia dagli 8 mm circa della parte superiore ai 18 mm circa del profilo inferiore, mentre la cornice è sotto i 3 mm. Il design frameless, tra l’altro, ha permesso di costruire un display dove la matrice e il guscio esterno si fondono senza soluzione di continuità; a tal punto che la pellicola per finitura opaca arriva sino agli spigoli dello chassis (l’utente potrebbe quasi essere indotto a credere si tratti di un film protettivo – uno stick apposto in fabbrica ricorda ai meno cauti di non levare la pellicola!).
L’estetica minimal è ripresa dalla base quadrata e dal supporto posteriore, che incorpora le porte di comunicazione. Si tratta di una scelta non comune e dettata dalla volontà di mantenere il pannello posteriore del display il più lineare ed esteticamente “pulito” possibile (anche la canonica etichetta con S/N e modello è stata applicata sul fondo della base per non disturbare). La staffa include un ingresso HDMI 1.4 e uno DisplayPort 1.2, oltre a un’uscita audio da 3,5 mm e il connettore per l’alimentatore (che è esterno, anch’esso molto compatto e simile a quello di molti subnotebook moderni).