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HomeIntervisteTeamViewer, intervista a Elisabetta Fidani e Giovanni Beneforti

TeamViewer, intervista a Elisabetta Fidani e Giovanni Beneforti

7 Novembre 2018 Daniele Preda
TeamViewer a Smau, intervista Elisabetta Fidani e Giovanni Beneforti

Smau Milano è stata l’occasione per parlare di TeamViewer 14 e di altre novità con Elisabetta Fidani, Key Account Manager, e Giovanni Beneforti, Support Engineer.
La proficua chiacchierata allo stand della kermesse milanese ci ha permesso di mettere a fuoco le novità software delle suite presenti sul mercato, in un momento che può dirsi particolarmente dinamico per TeamViewer, tra novità e aggiornamento prodotti.

Con una precisa alternanza di interventi, Fidani e Beneforti ci hanno guidato a scoprire le novità più interessanti dei nuovi pacchetti, oggi ancora più ricchi e specializzati che in passato.

Questo grazie al costante ascolto degli utenti e a una grande propensione allo sviluppo guidato dalla customer base. Anche seguendo quanto suggerito dagli operatori del settore e dagli utenti, TeamViewer ha perfezionato le proprie soluzioni, divenendo oggi fornitrice di una piattaforma multiformato sempre più integrata negli ambienti professionali, industriali, ma anche a livello home e Soho.

Il controllo, la gestione e il monitoraggio remoti sono oggi realtà molto diffuse, anche per merito di TeamViewer, che ha reso questo genere di funzionalità sempre più user friendly e alla portata anche dei “non tecnici”. La release 14 si fa notare per un aggiornamento dell’interfaccia utente (dark mode interface) e per la disponibilità/possibilità di usufruire di personalizzazioni dedicate, utili per generare uno strumento ancora più vicino alle esigenze di un’ampia platea di utenze. La gestione e l’aggregazione dei gruppi e la gestione dei Tag per singola macchina, per esempio, rendono più facile l’accorpamento dei sistemi remoti visualizzati nella finestra di dialogo, velocizzando il lavoro dell’amministratore o manutentore, spesso alle prese con decine (o centinaia) di macchine in telegestione.

La release 14 si distingue per il supporto pervasivo delle nuove funzionalità di MacOS Mojave, come per esempio il supporto background Metal (che nella visione Apple andrà progressivamente a sostituire le API OpenGL e OpenCL).
Tra le migliorie più evidenti per l’operatività di tutti i giorni, la possibilità di registrare, archiviare e lanciare script sul dispositivo host direttamente dall’interfaccia TeamViewer (Windows o Mac). All’atto pratico questo si traduce con l’opportunità di avviare task (spesso ciclici e ripetitivi), con un solo “click”.
Ma non finisce qui, la piattaforma implementa in modo avanzato funzioni quickstep, service camp, oltre a un sistema di ticketing e help desk, essenziali per una gestione centralizzata delle sessioni di assistenza.

TeamViewer 14 si caratterizza inoltre per le performance ulteriormente migliorate e verificate da test interni su piattaforme scalabili e banda preimpostata. La piattaforma è ora più rapida grazie all’integrazione di service camp, messo a punto per rendere più fluida l’esperienza d’uso soprattutto quando la banda a disposizione è inferiore a 1 Mbps (in questi casi +12% rispetto alla versione precedente).

Teamviewer, conscia delle notevoli opportunità offerte dal mercato IoT e, in generale, degli ambienti di gestione al di là del “semplice” PC, ha avviato collaborazioni per il monitoraggio e controllo di specifici ambienti, come per esempio i dispositivi di cassa e pagamento (realtà per la quale esiste un App ad hoc). Rimane particolarmente forte la collaborazione con Samsung e va irrobustendosi la partnership con Philips, per offrire possibilità di intervento diretto su dispositivi Android per il signage (display, videowall…)
Lo stesso dicasi per i rapporti, sempre piuttosto inquadrati e formali, che le aziende devono tenere con il mondo Apple. Con le nuove release l’accesso a device iOS avviene oggi in modo più fluido, persino abilitando lo screen sharing tramite popup.

TeamViewer, intervista Elisabetta Fidani e Giovanni Beneforti

Arriva sul mercato anche TeamViewer Pilot, un’architettura pensata per andare incontro alle necessità di collaborazione e controllo di nuova generazione. Il sistema sposa il concetto di realtà aumentata e consente all’operatore e all’helpdesk di visualizzare una determinata situazione e di interagire vicendevolmente inserendo tag visivi per il manutentore che si trova, per esempio, a dover azionare un determinato comando o sta modificando un collegamento a dispositivi locali.
Grazie a un sistema di geolocalizzazione e al giroscopio dei device mobile moderni, l’indicazione in sovraimpressione apparirà chiara e “ancorata” in modo preciso al componente con il quale deve interagire. Pilot offre inoltre la condivisione remota, il supporto VoIP HD, la possibilità di catturare immagini dalla telecamera e la registrazione di log e sessioni.
Tutto questo porta a un vantaggio competitivo tangibile, a una riduzione dei costi e dei tempi di risoluzione di problemi e possibili incident.

Tensor è invece una piattaforma per il mondo enterprise e disponibile dal mese di settembre. Parliamo di una architettura sviluppata per gestire al meglio realtà con più di 1.000 macchine e in grado di assicurare maggiore facilità di gestione del parco installato e nelle attività di deploy e manutenzione.
La soluzione SaaS può essere distribuita e utilizzata entro poche ore, per una operatività multipiattaforma cloud-based che non richiede hardware specifico né un addestramento dedicato. Oltre alla facilità d’uso è stato dato grande rilievo a tutti i processi di login, security e validazione dei profili, per gestire sempre al meglio permessi e autenticazioni degli utenti abilitati.

TeamViewer, intervista Elisabetta Fidani e Giovanni Beneforti

Chiude il lungo elenco di novità il nuovo ecosistema TeamViewer IoT, espressamente progettato per sistemi non Windows, per macchine, sensori e controller che fanno parte del sempre più vasto e articolato mondo IoT. Questo componente della (ormai) grande famiglia TeamViewer consente la verifica periodica e abilita un reale percorso di manutenzione predittiva dei sistemi non presidiati ma attivi 24/7.
Non solo, con questo sistema è possibile avviare pratiche di controllo remoto che mettano al sicuro l’operatore, che può intervenire lontano dalla macchina in esame; un particolare non di poco conto quando si tratta di sistemi critici e posti in ambienti ad elevato rischio. Vien da sé che l’automazione e la manutenzione predittiva portano benefici operativi, riduzione dei costi e un’ottimizzazione delle performance delle macchine.

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