NEC continua a migliorare le proprie tecnologie per l’imaging video e registra un significativo incremento nelle vendite di monitor e display professionali.
Quando si parla di aziende attive nel settore IT, raramente possiamo anche dire che esse siano “storiche”. NEC è indubbiamente una delle più meritevoli eccezioni a questa regola: fondata nel lontano 1898, la multinazionale giapponese non dimostra però alcun segno di vecchiaia.
Infatti, il gruppo ha oggi più di 107mila dipendenti; numero che da solo rende bene l’idea delle dimensioni raggiunte. Nel merito del mercato EMEA, i numeri tratti dal rapporto Futuresource/MEKO mostrano una crescita per il settore monitor dell’8,5%; numeri che non si vedevano da almeno sette anni. Merito, sicuramente, di una migliore congiuntura economica, e anche della lenta ma costante ripresa del mercato PC. Più nel dettaglio, emerge come la diagonale più diffusa sia quella fra i 23” e i 25”, mentre la risoluzione dominante è ancora il Full HD. Quad HD e Ultra HD, pur in aumento, hanno ancora un penso marginale.
In continua crescita, per il mercato aziendale, i display di grande formato (dai 55” in su), per i quali il miglioramento di prestazioni e la riduzione di TCO ne rendono sempre più appetibile l’acquisto; anche la parte rental, ovviamente, ne trae beneficio, potendo offrire prezzi sempre più competitivi e, conseguentemente, ampliando la base di potenziali clienti.
Sempre Futuresource/MEKO prevede, per il 2021, un aumento di oltre 1 miliardo di dollari per i Large Format Professional Display e, non a caso, NEC sviluppa prodotti per questo mercato. Forte di una grande capacità predittiva ed analitica, l’azienda giapponese ha una lineup di prodotti particolarmente estesa, in grado di soddisfare l’utente privato, quanto una large enterprise. Abbiamo potuto ammirare la qualità visiva e la grande luminosità dei videoproiettori laser: in un ambiente decisamente “ostile”, con luce ambientale ben più consona ad un ufficio, che ad una sala proiezioni, la visibilità era praticamente perfetta. Un grande vantaggio, soprattutto pensando a quante aziende non abbiamo spazi dedicati, ma solo tradizionali sale riunioni.
Al vertice della proposta NEC, il PH3501QL: 40.000 lumen centrali, e una risoluzione 4K, ne fanno un prodotto adatto a grandi sale conferenze, per una qualità di immagine che han poco o nulla da invidiare ad un cinema.
Ci ha favorevolmente impressionato la gamma InfinityBoard. La dimostrazione a cui abbiamo assistito, mette in luce evidenti vantaggi, ben delineati dallo slogan di NEC “Creare, Collaborare, Comunicare”.
Infatti, questi display interattivi spingono molto verso la collaborazione aziendale: la white board è dotata di touch screen, che accetta input sia tramite mano che penna, e permette di “cancellare” quanto scritto o disegnato, usando semplicemente la mano. Grazie alla innovativa tecnologia glass, è possibile elaborare 20 tocchi e 4 penne in simultanea, proprio per usi condivisi. Tramite infinite canvas potremo invece creare o importare documenti, oltre che inserire note e presentazioni.
Tramite Infinity Board, si possono creare sessioni di lavoro, e permettere ad altri utenti (ad esempio, sedi distaccate di una azienda) di unirsi e condividere quanto creato, oltre a poter modificare lo stesso file contemporaneamente: molto utile, in caso di file complessi, e del cui sviluppo sono incaricate più persone.
Ovviamente, non poteva certo mancare una sezione dedicata alla multimedialità: con la telecamera Huddly, che offre un angolo di visuale 130°, e agli altoparlanti ad altissima risoluzione, NEC propone una piattaforma scalabile e molto versatile.
Con ben 5,1 milioni di meeting room in Europa, e con le sale di dimensioni contenute in forte crescita, è facile immaginare, per la multinazionale giapponese, un futuro di crescita e grandi soddisfazioni.