Secondo l’ultima ricerca Norton by Symantec, per un bambino non ci sono videogiochi o televisione che tengano; lo smartphone oramai risulta più interessante. Svolta su un campione di quasi 7.000 risposte ricevute da genitori di ambo i sessi provenienti da 10 paesi in Europa e Medio Oriente (area EMEA), con bambini di età compresa tra i cinque e i sedici anni, la ricerca My First Device di Norton offre approfondimenti e spunti di riflessione sulle sfide affrontate dalla prima generazione di genitori cosiddetti “digital-first”, ovvero quelli con i figli che non hanno mai conosciuto un mondo senza smartphone e tablet.
Ida Setti, Direttore Commerciale Sud Europa Norton
Essere genitori oggi non è semplice. Le vecchie sfide finalizzate a convincere i bambini a mangiare più verdura e ortaggi, andare a letto in orario e fare i compiti sono ancora lì, ma ci sono nuove problematiche legate alla tecnologia che i genitori devono affrontare. A differenza dei loro figli, la maggior parte dei genitori di oggi non è cresciuta con dispositivi connessi come smartphone e tablet, e ciò lascia loro alle prese con la creazione e l’applicazione di nuove regole legate alla fruizione di contenuti su schermo.
I risultati principali della ricerca My First Mobile
La ricerca Norton fa emergere anche che gli smartphone sono il passatempo preferito da parte dei bambini rispetto ai tablet, i videogiochi, la televisione, i dolci e le caramelle e il “cibo spazzatura”. Inoltre, risulta evidente che i bambini passano più tempo davanti allo schermo di uno smartphone che a giocare all’aperto (2h e 35m di media ogni giorno contro 1h e 58m in media passati all’aperto).
Utili o nocivi?
La metà dei genitori ritiene che la tecnologia mobile e i dispositivi mobili possano aiutare i propri figli nei processi di problem solving e apprendimento (51% in area EMEA, 42% in Italia), per la creatività (48%) e una maggiore felicità a livello generale (45%). D’altro canto, gli stessi genitori sono preoccupati riguardo al potenziale impatto negativo dell’uso dei device. E queste preoccupazioni sono legate anche all’età nella quale i bambini ricevono il primo dispositivo personale. Dalla ricerca Norton emerge che, nella media dei paesi EMEA, i bambini ricevono il primo device mobile personale a 9 anni, mentre in Italia a 10.
Ida Setti, Direttore Commerciale Sud Europa Norton
I genitori, da un lato, intuiscono chiaramente i vantaggi potenziali offerti dai dispositivi mobili per i loro figli, dall’altro vogliono anche applicare procedure sane in relazione al tempo trascorso su schermo, perché si rendono anche conto degli effetti negativi che smartphone e tablet possono avere sul sonno e sulla salute mentale. Dovremmo essere consapevoli di quanto tempo trascorriamo online e affrontare il problema dell’eccessivo tempo che passiamo su uno schermo, e in questo senso i genitori dovrebbero possibilmente dare il buon esempio. Abbiamo scoperto che il 56% dei genitori ha già fissato orari o giorni specifici “senza tecnologia” in casa, momenti nei quali tutti sono tenuti ad essere lontani da ogni tipo di device digitale. E queste nuove abitudini offrono una grande opportunità per prendere meglio in considerazione il livello della nostra dipendenza dai dispositivi.
Le mutevoli regole della genitorialità tradizionale nel mondo digitale
Di sicuro i genitori di oggi hanno bisogno di più supporto quando si tratta di impostare controlli e restrizioni, con quasi la metà degli intervistati che afferma di voler fissare limiti maggiori e avere più influenza sui figli nell’utilizzo dei dispositivi connessi, ma molti non sanno come farlo, mentre il 64% dei genitori coinvolti nella ricerca in area EMEA sentono l’esigenza di avere più consulenza e supporto, ed essere meglio indirizzati nel proteggere i loro figli online.
In base ai risultati della ricerca My First Device e l’esigenza espressa da molti genitori di avere maggiori indicazioni utili per comprendere i migliori usi e costumi relativi all’utilizzo dei dispositivi mobile da parte dei propri figli, Norton ha sviluppato una lista di suggerimenti pratici:
– Stabilire regole e linee guida chiare da applicare in casa;
– Invitare i bambini ad accedere alla rete in spazi comuni;
– Stimolare e mantenere un costante e libero dialogo con i bambini in relazione alle esperienze vissute sulla rete. Per questo, può essere di aiuto consultare il sito dedicato di Norton Cyber Safety for Kids;
– Incoraggiare i bambini a pensare prima di cliccare;
– Verificare contenuti potenzialmente dannosi dai siti web alle app, ai giochi e alle community online;
– Discutere sempre sui rischi legati alla pubblicazione e condivisione di informazioni private, video e foto, specialmente sui social media;
– Diventare un modello positivo. I bambini imitano facilmente i comportamenti dei genitori, quindi è giusto educare attraverso l’esempio;
– Utilizzare un buon software di sicurezza, come Norton Security, per proteggere bambini e dispositivi da siti Web potenzialmente dannosi.