GData offre soluzioni e tecnologie focalizzate sulle esigenze del cliente, inclusa una copertura assicurativa; ne parliamo con Giulio Vada, Country Manager per l’Italia.
GData dimostra, laddove ancora servisse, di avere idee ed orizzonti molto chiari. La società di Bochum ha chiaramente presente le proprie dimensioni (e quelle dei big player del settore); per questo, con grande intelligenza, ha da sempre calibrato le proprie soluzioni puntando su innovazione ed attenzione al cliente.
Se GData offre servizi e soluzioni da oltre 30 anni è perché ha sempre saputo innovare e (soprattutto) capire quale strada prendere, in questo, agevolata da una agilità di manovra che, per ovvie ragioni, non può essere propria di una grande corporation.
Abbiamo molto apprezzato le parole di Giulio Vada, Country Manager Italia di GData: ad esempio, parlando di “evangelizzazione”, ha messo in luce un’ottima percezione del panorama italiano; qualità tanto importante, quanto non affatto scontata. Come Paese, infatti, scontiamo ancora un forte gap culturale informatico rispetto, per esempio, al Nord Europa; in quest’ottica è molto etico ed encomiabile, l’intento formativo e divulgativo dell’azienda.
Pur avendo anche clienti di livello enterprise, GData ha nel mondo PMI un mercato molto importante e i prodotti proposti sono molto ben caratterizzati: non solo una sicurezza endpoint, ma piuttosto un valido “assistente” informatico, che si occupa anche di patch di prodotti (attività spesso trascurata nel mondo PMI) e perfino backup.
L’attribuzione del Premio innovazione Smau 2018 dimostra la bontà del lavoro svolto in Italia da Giulio Vada e dal suo team: la collaborazione con Reale Mutua ha infatti prodotto Privacy & Cyber Risk, una soluzione Insurtech volta a mitigare l’impatto economico di eventi informatici avversi. Vada ha anche ricordato, con meritata soddisfazione, quanto questa soluzione sia al tempo stesso valida ed economica: la differenza di prezzo rispetto al solo pacchetto software, infatti, supera di poco il 10%.
Se pensiamo che, nella nefasta situazione di perdita di dati, i danni possono arrivare a centinaia di migliaia di euro, viene davvero da chiedersi che senso possa avere risparmiare pochi spiccioli. Il grande sforzo profuso da GData e Reale Mutua, sul fronte del contenimento dei costi, è anche rivolto ad abbattere le reticenze di non poche PMI, ancora convinte di essere in qualche modo non “coinvolte” dai rischi informatici.
Questo modo di pensare, contrariamente a molte previsioni, ha finora rallentato perfino l’adeguamento al GDPR, che nel settore PMI è ancora a livelli davvero minimi: ad oggi, solo un 30-35% delle realtà ha preso in esame l’adeguamento alla normativa (e ancor meno, ne consegue, si è adeguato); una grande parte ancora neppure ha affrontato il problema, nonostante un meccanismo sanzionatorio molto severo.
Giulio Vada ha quindi spostato l’attenzione verso il prossimo anno, durante il quale è molto probabile si manifestino (per il mercato della sicurezza informatica) gli effetti positivi della normativa GDPR.
Piuttosto, lo stesso manager ha sottolineato come il perimetro informatico oggi sia sempre più grande (pensiamo alle connessioni mobile) e nessun bersaglio è troppo piccolo. Essere indifesi, in un mare informatico popolato da squali, può essere davvero molto pericoloso per una PMI, e la completezza e semplicità d’uso delle soluzioni di GData rappresenta una risposta molto puntuale.