F5 Networks ha raccolto in un report le opinioni degli esperti e i dati di 25 Paesi, compresa l’Italia, per capire come il multi-cloud trasformerà il business.
Realizzato da F5 Networks con la collaborazione di Foresight Factory, il report “The Future of Multi-cloud” attinge alla banca dati dell’analista con oltre 100 trend e ricerche proprietarie condotte in 25 Paesi, e attraverso interviste qualitative con esperti di cloud a livello globale, specializzati in imprenditoria, architettura cloud, strategia aziendale, analisi di settore e consulenza tecnologica in questo particolare contesto.
Cinque tematiche fondamentali
Lo studio di F5 si sofferma su 5 tematiche fondamentali che si intersecano con lo sviluppo delle nuove infrastrutture multi-cloud e sulle quali si basano le previsioni per i prossimi anni:
-Tracciare la strada verso la nuova era dell’innovazione di business. Gli esperti intervistati, delineando lo scenario europeo e italiano, concordano nel dichiarare che le aziende che ritarderanno eccessivamente l’adozione di più cloud tenderanno a divenire sempre meno rilevanti sul mercato.
Dallo studio emerge come, nei prossimi anni, i costi iniziali diverranno meno importanti in quanto i cloud provider potranno mostrare casi di utilizzo sempre più convincenti. Inoltre, tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning si riveleranno fondamentali nel guidare il mercato verso livelli più elevati di automazione e superare gli ostacoli esistenti nella transizione al multi-cloud.
–Agilità, efficienza e riduzione dei costi senza precedenti. L’alfabetizzazione sul cloud sta diventando un prerequisito operativo: il progresso tecnologico in ambito multi-cloud, infatti, sta accelerando in tutta Europa.
–Colmare il divario di competenze: un’urgenza crescente. Il report di F5 mostra come la forza lavoro di oggi fatichi a tenere il passo con gli sviluppi tecnologici e le esigenze aziendali. La tradizionale organizzazione a silos delle competenze esistenti e la mancanza di collaborazione all’interno delle aziende possono ulteriormente accrescere l’apprensione e la mancanza di familiarità con il multi-cloud.
Dal punto divista tecnologico, nel report appare evidente come l’automazione svolgerà un ruolo importante nell’evoluzione al multi-cloud; i dati dello studio F5 confermano un interesse crescente da parte delle aziende per servizi automatizzati, con percentuali che superano il 60% nella maggior parte dei paesi europei e sono leggermente più basse solo per il nostro Paese (50%)4.
–Salvaguardare il futuro creando fiducia. La superficie di attacco oggi si espande a un ritmo velocissimo, perché sia i criminali informatici che i loro strumenti diventano sempre più sofisticati e devastanti. In questo contesto, la diffusione delle architetture multi-cloud, se gestite in modo inadeguato, si traduce in un’espansione eccessiva delle applicazioni e in un aumento esponenziale della complessità in termini di sicurezza. Nello studio emerge con evidenza che i consumatori di tutto il mondo richiedono un maggiore controllo delle informazioni personali.
A questo proposito, gli esperti intervistati nel report sottolineano l’importanza di sviluppare e distribuire rapidamente applicazioni e servizi scalabili su qualsiasi piattaforma, ovunque e in qualsiasi momento, perché implementare un ecosistema di soluzioni integrate di sicurezza e cloud affidabile e a prova di futuro aiuta a creare servizi IT end-to-end che offrono un miglior controllo e visibilità più ampia del panorama delle minacce.
–La compliance non sarà trascurabile. Il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE (GDPR) è la normativa più completa e vasta mai pensata fino ad oggi, tuttavia dallo studio emerge che nel lungo termine si rivelerà insufficiente e che entro cinque anni sarà necessario adottare uno standard globale per la protezione dei dati.
La complessità legislativa in un mondo digitale senza confini è una delle maggiori sfide che i governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare e richiede una forte e rapida azione collaborativa tra aziende e governi. Mentre questo processo prosegue, le aziende devono continuare a essere conformi alla legislazione esistente, ulteriormente complicata dalla crescente influenza del cloud computing.
Maurizio Desiderio, Country Manager per l’Italia e Malta di F5 Networks
The Future of Multi-cloud offre uno spaccato unico su come le organizzazioni, anche nel nostro Paese, possano affrontare con successo uno scenario sempre più complesso e incentrato sul cloud. La posta in gioco è sempre più elevata e le aziende che oggi sottovalutano il potenziale del multi-cloud potranno incontrare delle difficoltà nei prossimi cinque anni.