Navin Shenoy, Executive Vice President e General Manager del Data Center Group di Intel, illustra strategie, sfide da affrontare e opportunità future del computing.
Al Data-Centric Innovation Summit di Intel ho presentato la nostra strategia per il futuro del computing incentrato sui dati, una prospettiva più ampia del mercato potenziale totale (Total Addressable Market, TAM) di Intel, e nuovi dettagli sulla roadmap dei nostri prodotti. Al centro della nostra strategia c’è una piena comprensione di entrambe le maggiori sfide – e opportunità – che i nostri clienti hanno oggi davanti.
Come parte del mio ruolo di responsabile del business datacentrico di Intel, incontro clienti e partner di tutto il mondo. Anche se provengono da diversi settori e affrontano sfide aziendali diverse l’uno dall’altro, hanno una cosa in comune: la necessità di ottenere maggiore valore da enormi quantità di dati.
Trovo sbalorditivo che il 90% dei dati mondiali sia stato generato negli ultimi due anni, e gli analisti prevedono che i dati cresceranno esponenzialmente di 10 volte, raggiungendo i 163 zettabyte entro il 2025.
Abbiamo una lunga strada da percorrere per sfruttare il potenziale di questi dati.
Una stima attendibile calcola che solo l’1% circa di essi viene utilizzato, elaborato e impiegato in processi decisionali.
Immaginate cosa potrebbe accadere se fossimo in grado di sfruttare efficacemente una quantità maggiore di questi dati su larga scala.
L’unione di dati e trasporto è un esempio perfetto di quanto potrebbe accadere. Il potenziale salvavita della guida autonoma è profondo: molte vite potrebbero essere salvate in tutto il mondo riducendo il numero di incidenti.
Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è necessaria la combinazione di tecnologie che operano sinergicamente: visione artificiale, edge computing, mappatura, cloud, intelligenza artificiale.
Ciò richiede un cambiamento significativo nel modo in cui noi, come settore, consideriamo il computing e la tecnologia datacentrica, basata sui dati.
Dobbiamo esaminare i dati in modo olistico, e comprendere come trasferirli più velocemente, archiviarne di più ed elaborare ogni cosa dal cloud alla periferia della rete.
Implicazioni per l’infrastruttura
Questo approccio end-to-end, omnicomprensivo, è fondamentale per la strategia di Intel e quando analizziamo il mercato da questo punto di vista – aiutando i clienti a trasferire, archiviare ed elaborare i dati – le opportunità sono enormi.
In effetti, abbiamo rivisto il nostro TAM da 160 miliardi di dollari nel 2021 a 200 miliardi nel 2022 per il nostro business datacentrico. Si tratta della più grande opportunità nella storia dell’azienda.
Durante il mio keynote al Data-Centric Innovation Summit, ho delineato gli investimenti che stiamo facendo in un ampio portafoglio per massimizzare questa opportunità.
Trasferimenti più veloci
Con l’esplosione dei dati emerge la necessità di trasferirli più velocemente, specialmente nell’ambito degli hyperscale data center.
Connettività e rete sono diventati i colli di bottiglia per utilizzare e sfruttare in modo più efficace l’High Performance Computing.
Innovazioni come la fotonica del silicio (silicon photonics) di Intel sono state progettate per superare questi limiti, grazie alla nostra esclusiva capacità di integrare il laser nel silicio e, in definitiva, offrire il minor costo e consumo per bit e la massima larghezza di banda.
Il mio collega Alexis Bjorlin ha annunciato che stiamo espandendo ulteriormente il nostro portafoglio di connettività con una nuova e innovativa linea di prodotti SmartNIC – nome in codice Cascade Glacier – che si basa su FPGA Intel Arria 10 e consente prestazioni ottimizzate per i sistemi basati su processori Intel Xeon. I clienti stanno già provando dei campioni e Cascade Glacier sarà disponibile nel primo trimestre del 2019.
Maggiore archiviazione
Per molte applicazioni in esecuzione nei data center di oggi, non si tratta solo di spostare i dati, ma di archiviarli nel modo più economico.
A tal fine, ci siamo posti la sfida di trasformare completamente la gerarchia di memoria e storage nei data center.
Recentemente abbiamo svelato maggiori dettagli sulla memoria persistente Intel Optane DC, una categoria completamente nuova di innovazione di memoria e storage che consente un ampio livello di memoria persistente tra la DRAM e gli SSD, pur essendo veloce e conveniente. Oggi abbiamo condiviso nuove metriche delle prestazioni che dimostrano che i sistemi basati su memoria persistente Intel Optane DC sono in grado di ottenere guadagni prestazionali fino a 8 volte superiori rispetto a configurazioni basate esclusivamente su DRAM.
Clienti come Google, il Cern, Huawei, SAP e Tencent vedono già questo risultato come un punto di svolta.
Abbiamo avviato la fornitura delle prime unità di memoria persistente Optane DC, e io personalmente ho consegnato la prima unità a Bart Sano, vice president of Platfroms di Google. Ampia disponibilità è pianificata per il 2019, con la prossima generazione di processori Intel Xeon.
Inoltre, in occasione del Flash Memory Summit, presentiamo i nuovi prodotti basati su NAND 3D Intel QLC e dimostriamo come aziende del calibro di Tencent li hanno utilizzati per sfruttare il valore dei loro dati.
Elaborare ogni cosa
Molto è cambiato da quando abbiamo introdotto il primo processore Intel Xeon 20 anni fa, ma la richiesta di prestazioni di elaborazione è più grande che mai.
Dal lancio della piattaforma scalabile Intel Xeon lo scorso luglio, abbiamo assistito a un aumento della domanda e sono lieto di affermare che abbiamo fornito oltre due milioni di unità nel secondo trimestre del 2018. Ancora meglio: nelle prime quattro settimane del terzo trimestre, abbiamo fornito un altro milione di unità.
I nostri investimenti per l’ottimizzazione dei processori Intel Xeon e degli FPGA Intel per l’intelligenza artificiale stanno dando risultati.
Nel 2017, più di un miliardo di dollari di ricavi proveniva da clienti che eseguono intelligenza artificiale su processori Intel Xeon nei data center. E continuiamo a migliorare l’addestramento dell’intelligenza artificiale e le prestazioni di inferenza. In totale, dal 2014 le nostre prestazioni sono migliorate di ben oltre 200 volte.
Altrettanto entusiasmante per me è quello che ci riserva il futuro.
Al Data-Centric Innovation Summit abbiamo divulgato la roadmap di prossima generazione per la piattaforma Intel Xeon:
Cascade Lake è un futuro processore scalabile Intel Xeon basato sul processo di produzione a 14 nm che introdurrà la memoria persistente Intel Optane DC e una serie di nuove funzionalità per l’AI chiamate Intel DL Boost.
Questo acceleratore integrato per l’intelligenza artificiale velocizzerà i carichi di lavoro di inferenza del deep learning, con un riconoscimento previsto delle immagini 11 volte più veloce rispetto ai processori scalabili Intel Xeon della generazione attuale lanciati a luglio 2017. L’avvio della fornitura di Cascade Lake è previsto più avanti nel corso dell’anno.
Cooper Lake è un futuro processore scalabile Intel Xeon basato sul processo di produzione a 14 nm. Cooper Lake introdurrà una piattaforma di nuova generazione con significativi miglioramenti delle prestazioni, nuove funzionalità di I/O, nuove funzionalità Intel DL Boost (Bfloat16) che migliorano le prestazioni di addestramento di AI/deep learning e ulteriori innovazioni per la memoria persistente Intel Optane DC. La fornitura di Cooper Lake è prevista per il 2019.
Ice Lake è un futuro processore scalabile Intel Xeon basato sul processo di produzione a 10 nm che condivide una piattaforma comune con Cooper Lake ed è previsto come prodotto successivo con fornitura nel 2020.
Oltre ad investire nelle tecnologie giuste, offriamo anche soluzioni ottimizzate, dall’hardware al software, per aiutare i nostri clienti a gestire le esigenze sempre crescenti a livello di infrastruttura.
Ad esempio, abbiamo appena introdotto tre nuove soluzioni Intel Select, dedicate a intelligenza artificiale, Blockchain e SAP Hana, che mirano a semplificare l’implementazione e accelerare la realizzazione di valore per i partner e i clienti del nostro ecosistema.
Le opportunità future
In breve, siamo entrati in una nuova era del computing incentrato sui dati.
La proliferazione del cloud oltre il livello hyperscale, dal centro della rete fino alla periferia, l’imminente transizione al 5G e la crescita dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati hanno determinato un profondo cambiamento del mercato, creando enormi quantità di dati in gran parte non sfruttati.
Considerando anche la crescita della potenza di elaborazione, le innovazioni a livello di connettività, memoria e algoritmi, ci ritroviamo con un modo completamente nuovo di pensare all’infrastruttura.
Sono entusiasta dell’enorme e rapida opportunità nel settore datacentrico (200 miliardi di dollari entro il 2022) che prevediamo per il futuro.
Per aiutare i nostri clienti a trasferire, archiviare ed elaborare enormi quantità di dati abbiamo messo a punto dei piani attuabili per avere successo nelle aree di maggiore crescita e disponiamo di un portafoglio ineguagliabile di prodotti per alimentare la nostra crescita, compresi prodotti dalle prestazioni all’avanguardia e un ampio ecosistema che copre l’intero mercato incentrato sui dati.
Quando le persone mi chiedono cosa mi piace del mio lavoro in Intel, la risposta è semplice: stiamo inventando – e rendendo scalabili – le tecnologie e le soluzioni che avvieranno una nuova era dell’informatica e contribuiranno a risolvere alcuni dei maggiori problemi della nostra società.