Con la gamma di storage PCIe NVMe A1000, Kingston intende approcciare il mercato Soho e home, proponendo performance di buon livello e prezzi abbordabili.
L’obiettivo dichiarato è quello di competere, in termini di costi, con le convenzionali soluzioni storage SSD in formato da 2,5” e con interfaccia Serial Ata 3.
Si tratta di un segmento ancora inesplorato per certi aspetti; la proposta mainstream di Kingston si propone dunque come ideale anello di congiunzione tra lo storage standard SATA (relativamente economico ma non molto performante), e le velocissime soluzioni NVMe top di gamma (molto veloci ma molto costose).
Per raggiungere l’obiettivo, Kingston rilancia con una gamma di tre device in formato M.2 2280, che può facilmente trovare posto sulle motherboard PC predisposte, nei miniPC, in alcuni notebook o su adattatori PCI Express per slot standard. Per scelta, e per contenere volutamente il prezzo di vendita, la base hardware selezionata è modesta, ma comunque in grado di surclassare le performance dei comuni drive Serial Ata, che devono necessariamente sottostare al limite dei 6 Gbps imposti da questo tipo di canale di trasmissione dati.
Si tratta di un limite ormai conclamato e chiaro a tutti gli utenti che desiderano maggiori performance dal proprio PC; pare quasi incredibile che lo standard Serial Ata 3 fosse il top della tecnologia sino a pochi anni fa.
La disponibilità di storage NVMe ha portato le prestazioni generali dell’array SSD a oltre 2 GB/s, in alcuni casi persino oltre i 3 GB/s. Tuttavia, queste prestazioni hanno un costo relativamente salato e non sono indicate per tutti, soprattutto se l’intero hardware del PC non è all’altezza e non è perciò in grado di trarne beneficio.
In un formato compatto, Kingston integra dunque un controller Phision 5008 a 4 canali e una memoria NAND Flash 3D TLC, declinando la famiglia A1000 nelle varianti da 240, 480 e 960 GByte. Una simile base hardware, con interconnessione PCIe x2, è in grado di raggiungere i 1,5 GB/s in lettura lineare e 1 GB/s in scrittura lineare, ben oltre i 600 MB/s di picco delle unità da 2,5” (il paragone con gli hard disk meccanici non è nemmeno da considerarsi).
In termini costruttivi, la scheda misura 22×80 mm, adotta un connettore SFF multifunzionale che va a sostituire gli slot mSATA e mini-PCIe, e si distingue per un design a singola faccia. Tutti i componenti sono infatti saldati sul lato superiore, dettaglio che facilita l’integrazione dello storage in soluzioni compatte, come per esempio HTPC e miniPC.