Intervistiamo Alfredo Nulli, EMEA Cloud Architect di Pure Storage, che ci racconta le novità principali della conferenza annuale Pure Accelerate, e non solo.
Come precisa il manager, Accelerate rappresenta un momento di incontro e confronto con clienti e partner, un’occasione per rileggere l’anno appena trascorso e interpretare al meglio le nuove direttrici da percorrere in ottica di sviluppo tecnologico e di business. Di fatto, durante questo evento, vengono analizzate le implicazioni dell’innovazione “data-driven” e le conseguenti applicazioni in tutti i settori industriali.
Pure nasce nel 2011 come player innovativo nel settore dello storage all-flash; lo sviluppo del portfolio ha portato all’introduzione di piattaforme e servizi per ambienti dove vengono gestiti dati strutturati (DB, VDI), ma anche per realtà che hanno a che fare con dati non strutturati.
Indipendentemente dal segmento di mercato interessato, Pure Storage antepone alcuni punti chiave della propria proposition. Innanzitutto, le soluzioni proposte ai clienti devono essere realmente innovative e devono portare effettivi vantaggi al business. I clienti stessi entrano a far parte della vision aziendale ed effettuano quello che potrebbe essere definito “un viaggio”, passando da una soluzione a un’altra attraverso un processo di migrazione seamless.
Pure si pone inoltre come obiettivo quello di distribuire soluzioni che siano davvero facili da integrare e aggiornare, sotto ogni aspetto. In più, i device Pure sono costantemente sottoposti ad aggiornamenti, secondo una modalità “always on” che ne permetta un utilizzo continuativo, senza downtime, per il massimo rispetto della SLA più stringenti. Come evidenzia Nulli: “le nostre macchine non hanno un pulsante di spegnimento, sono concepite per un funzionamento 24/7”.
Su questa base, l’azienda ha annunciato la disponibilità della famiglia FlashArray//X e la piena adozione di una nuova tecnologia che caratterizza lo standard flash: l’integrazione dell’architettura NVMe costituisce un sostanziale passo in avanti sul fronte dell’integrazione, della densità dei dati e delle prestazioni.
In questo modo si liberano le potenzialità di elaborazione dei sistemi ed è possibile ragionare in ottica NVMe over fabric: un vero “salto quantico senza costi aggiuntivi”, precisa Nulli.
Pure si occupa di ingegnerizzare gli aspetti hardware/software e ha il pieno controllo dell’intera filiera produttiva. Il risultato raggiunto è sorprendente: 3 PByte in un sistema da 6 rack unit, capacità del singolo nodo dell’ordine dei TByte e latenze di pochi millisecondi.
Le nuove macchine non saranno distribuite a costi maggiori rispetto a quelle esistenti, garantendo una sostituzione progressiva, grande continuità e coerenza verso i clienti, e mantenendo il medesimo costo equivalente per GByte.
In pratica, i sistemi venduti sinora sono già pronti per accogliere la nuova tecnologia, un aspetto importante per i clienti che vorranno approfittare del supporto NVMe, attraverso una procedura di upgrade NDU (Non-Disruptive Upgrade), che non prevede alcun fermo macchina.
Seguendo una logica “over fabric” è dunque possibile cambiare i consueti paradigmi dello storage, ragionando secondo scenari che Gartner definisce “shared accelerated storage”. Lo storage viene dunque identificato in base all’architettura scelta, portando all’annullamento della convenzionale differenziazione su base merceologica (NAS, DAS, SAN…).
Tra le novità di Accelerate, la disponibilità del supporto Evergreen in modalità as-a-service. Questo tipo di servizio, precedentemente disponibile solo per pochi e selezionati clienti, è ora alla portata di tutti e porta con sé un differente modello di acquisto e una stretta correlazione tra Byte usati e Byte fatturati.
Pure rende inoltre disponibile la Right-Size Guarantee, una garanzia che riguarda il capacity plan dello storage. In questo senso vengono prese in considerazione le procedure di deduplica e compressione dei file per il dimensionamento dello spazio storage; tutto questo al fine di generare un modello di business che tuteli il cliente.
La Right-Size Guarantee è legata direttamente alla capacità effettiva, sia per quanto riguarda la riduzione dei dati, sia in termini di efficienza totale. Il sistema è stato sviluppato per ottimizzare l’esperienza dei clienti, per evitare che la capacità acquistata sia inutilmente sovradimensionata o pericolosamente sottostimata.
Tra le priorità di Pure c’è lo sviluppo costante della piattaforma AIRI. Questo ha portato alla creazione di AIRI Mini, “se vogliamo potrebbe essere considerata una release più leggera dell’attuale AIRI” precisa Nulli. Di fatto si tratta della prima infrastruttura completa AI-Ready messa a punto per consentire anche alle realtà professionali più piccole di beneficiare di un sistema per il Deep Learning scalabile.
AIRI Mini nasce proprio dalle richieste delle imprese piccole e medie, impossibilitate ad effettuare un investimento come quello della versione standard di AIRI.
Questa release apre dunque nuovi scenari e amplifica le potenzialità dei sistemi per la gestione dell’intelligenza artificiale, elemento distintivo del business moderno e reale vantaggio competitivo in molti campi.
A livello hardware, AIRI Mini adotta FlashBlade in configurazione 7x 17 TByte e due server Nvidia DGX-1, capaci di una potenza di calcolo di 2 petaFLOP. Il tutto è interconnesso con switch a 100 GbE con supportano GPUDirect RDMA.
Non si tratta tuttavia solo di hardware, ma di integrazione e di software per gli sviluppatori, a partire da GPU Cloud Deep Learning Stack e AIRI ScalingToolkit. Il sistema può essere adottato con i framework di mercato più utilizzati e può essere integrato in molteplici contesti, dall’automotive, al riconoscimento di immagini, alle analisi approfondite, alla predictive analytics, al data lake.
La presenza della necessaria potenza di calcolo e dei dati su storage veloce, il tutto in un unico dispositivo, rende i tempi di elaborazione estremamente contenuti, a tutto vantaggio delle possibilità di sviluppo del business.
Nonostante Nvidia abbia svariate partnership in essere con numerosi player, AIRI, come AIRI Mini, rappresentano al momento un unicum e non hanno concorrenti diretti nella medesima fascia di mercato.
A Pure Storage, oltre al compito di innovare, anche quello di guidare la trasformazione di molti settori e di formare un mercato ancora parzialmente inconsapevole delle potenzialità offerte dalla tecnologia flash e dall’AI.
In questo senso l’azienda si sta muovendo dialogando su più livelli con i partner e i clienti, interloquendo con buyer e owner del processo di business, per una vera trasformazione digitale.