Il cloud non è più solo una moda o un trend del momento. Come certificato da anni di successi e da un numero sempre maggiore di servizi ospitati nella “nuvola”, questo genere di piattaforma offre indubbi vantaggi per le imprese.
In ottica GDPR, una infrastruttura professionale che si basa su un cloud professionale e certificato, come per esempio quello di Aruba, può fare affidamento su una serie di meccanismi che semplificano la compliance normativa e la data security.
Non solo, appoggiarsi a datacenter e servizi di player importanti significa avere il supporto diretto di tecnici esperti, nonché la garanzia che i dati siano trattati come imposto dalla legge.
Per esempio, Aruba si impegna a gestire i dati anagrafici e amministrativi all’interno del nostro Paese, in conformità alle leggi italiane ed europee. L’azienda è tra i soci fondatori del CISPE, una coalizione nata nel 2016, che oggi raccoglie oltre 20 tra i maggiori provider di infrastrutture cloud attivi in 15 Paesi europei.
Giova ricordare che il CISPE ha dato vita ad un Codice di Condotta (CoC) che precede l’entrata in vigore del GDPR, poiché, allineandosi ai suoi requisiti, ne condivide l’obiettivo principale: ridare ai cittadini il controllo dei propri dati personali, sapere dove questi dati si trovano e semplificare il contesto normativo per il commercio internazionale, unificando la regolamentazione all’interno dell’UE per scopi commerciali o per la rivendita a terzi.
Aruba facilita la compliance e la gestione dei dati offrendo i propri servizi a partire da 8 data center europei (3 in Italia), un aspetto importante in ottica normativa e di possibile controllo da parte di enti sovrani e organizzazioni di security sovranazionali.
La sicurezza del dato e la tracciabilità degli asset, fondamentali in ottica GDPR, trovano ideale attuazione in infrastrutture data center evolute, come quelle di Aruba. Stiamo parlando di ambienti certificati ai massi livelli per resilienza e qualità infrastrutturale (ANSI/TIA 942-A – Certificazione ISO 27001).
Spesso si parla di data security considerando unicamente la protezione dalle cyber-minacce, ma è bene ricordare che la sicurezza passa, in primo luogo, dalla protezione fisica degli impianti e degli ambienti operativi. In questo senso i data center della società sono dotati di avanzati sistemi di sicurezza logica e fisica, con particolare attenzione per i sistemi di sorveglianza, monitoraggio, backup e ridondanze degli impianti di alimentazione, accesso al Web e condizionamento.
Ambienti e logiche operative che mettono al riparo gli asset delle imprese e che consentono anche alle realtà più piccole di giovare di tutti i vantaggi tipici degli ambienti distribuiti.
Proprio in questa prospettiva, il cloud diventa un alleato delle PMI, sia dal punto di vista operativo, per lo svolgimento delle attività quotidiane, sia dal punto di vista normativo, per rispondere alle stringenti richieste del GDPR.
Al cloud backup e ai sistemi di Disaster Recovery as a Service, Aruba affianca un’offerta completa ad elevata resilienza, per un rapido ripristino dei dati, anche in caso di incidenti fisici o tecnici.
Tutto questo si traduce in una business continuity di alto livello per le imprese e, di conseguenza, in una continuità operativa dei servizi offerti ai clienti.
Sicurezza, tracciabilità, continuità di servizio sono senza dubbio tre “plus” da non sottovalutare per avviare un nuovo business o per garantire solidità alle attività già in essere.
Non va inoltre dimenticato che il regolamento UE obbliga a garantire integrità, riservatezza, resilienza e disponibilità dei sistemi; tutti requisiti ampiamente soddisfatti da una infrastruttura cloud certificata e da servizi avanzati di security e DRaaS.