Achab svela i risultati di una nuova ricerca riguardante i ransomware in Italia, un rapporto dettagliato ottenuto intervistando 150 fornitori di servizi IT.
Il malware, e il ransomware in particolare, è oggi il più diffuso e globale problema da risolvere per chi si occupa di sicurezza informatica. Un attacco di questo tipo è in grado di mettere in ginocchio, in pochi minuti, piccole e grandi aziende, anche quelle più strutturate con sistemi antivirus di nuova generazione e soluzioni di business continuity. Nel 2017 il più famoso attacco di questo genere fu Wannacry che mise in ginocchio ospedali e università, ma molti altri, ogni giorno, colpiscono imprese di ogni settore.
In Italia quasi il 90% dei managed service provider intervistati ha eseguito interventi in seguito ad attacchi ransomware negli ultimi due anni. Addirittura, oltre il 30% ha dovuto eseguire 5 o più interventi solo nel 2017. Dati allarmanti, riferiti all’Italia in particolare ma in linea con il panorama mondiale, che non fa presagire nulla di buono: oltre l’80% degli Msp dichiara che il ransomware è destinato ad aumentare nei prossimi 12 mesi e il 19% di questi pensano che aumenterà in modo significativo.
Il 22 maggio, inoltre, Achab ha organizzato una diretta web per provare a capire meglio i (possibili) guai che ci aspettano e, soprattutto, per tentare di scoprire se esistono soluzioni efficaci per evitare il contagio e il temutissimo blocco dei sistemi IT.
Ne parleranno Claudio Panerai, CTO di Achab, Riccardo Sala, Technical Support Engineer di Informatica 80 Group, Filippo Dareggi, CTO di Informatica 80 Group, e Giovanni Pugliese, Fondatore e Responsabile Tecnico di Logica System.