Proofpoint presenta il report su fattore umano e cybersecurity

Proofpoint presenta il report su fattore umano e cybersecurity

Il report Human Factor mette in guardia su come gli hacker preferiscano sfruttare le persone, anziché le vulnerabilità dei software, per furti e attacchi future. Basato sull’analisi dei tentativi di attacco realizzati nel 2017 su oltre 6.000 clienti enterprise di tutto il mondo, il report annuale di Proofpoint fornisce dettagli sulle tendenze di attacco via email, applicazioni cloud e social media per aiutare aziende e utenti a proteggersi.

Tra I dati più interessanti evidenziati in Human Factor:

-l’attività di Advanced persistent threat si concentra su settori governativo e difesa (40% documentato di tentativi di attacco), anche se nessun settore è escluso.

-Le email continuano a essere il principale vettore di attacco: il 30% dei clic in messaggi pericolosi avviene entro 10 minuti dalla consegna e il 52% entro un’ora.

-Le email pericolose legate a Dropbox sono le preferite per gli attacchi phishing, con oltre il doppio dei messaggi rispetto a Docusign. Tuttavia, le percentuali di clic dei messaggi phishing di Docusign hanno superato quelle di Dropbox e di ogni altra email usata.

-Oltre l’80% delle email pericolose ha diffuso ransomware e trojan bancari. Questi ultimi sono apparsi in oltre il 30% delle email in Europa, Australia e Giappone, e paese con il tasso più elevato di attività di download da email.

-La maggior parte delle organizzazioni (80%) ha subìto la compromissione della posta elettronica aziendale (BEC)/frodi via email. Il numero di frodi che utilizzano un linguaggio legato a consulenze o pratiche legali nell’oggetto è cresciuto del 1.850% anno su anno.

I settori più a rischio
Secondo il report, tra I più colpiti da attacchi di frode via email risultano i settori education, di consulenza manageriale ed entertainment/media sono stati i più colpiti (media 250 attacchi per azienda). L’education è quello che ha registrato un numero medio di attacchi per azienda pari a quasi 4 volte la media in tutti i settori (fino al 120% anno su anno).
I settori edilizio, manifatturiero e tecnologico sono stati i più colpiti dal phishing, mentre manifatturiero, sanità e tecnologico sono i principali bersagli per il crimeware, che ruba le identità per ritorni finanziari.

Attenzione alle criptovalute

In crescita il traffico di rete di botnet per il mining di criptovalute, che ha raggiunto il 90% circa tra settembre e novembre 2017 (seguendo l’andamento del valore di Bitcoin).  Il report sottolinea anche che il 60% di utenti di servizi cloud, incluso il 37% degli utenti privilegiati, non ha una policy legata alla password o un sistema di multi-factor authentication.
Per le grandi aziende, i domini sospetti registrati possono superare di 20 volte quelli registrati da un brand e le vittime di attacchi phishing possono quindi confondere i domini sospetti typosquatted, scambiandoli per legittimi.
Il 55% degli attacchi condotto al supporto clienti via social media ha preso di mira clienti di servizi finanziari.

Kevin Epstein, Vice President of Threat Operations di Proofpoint
Gli autori di malware continuano a sviluppare nuovi metodi per sfruttare la curiosità umana, il desiderio di essere di aiuto, di fare un buon affare e i limiti di tempo per convincere gli utenti a cliccare su un link. La nostra ricerca mostra come sia necessario bloccare le minacce prima che raggiungano gli utenti via email o tramite applicazioni cloud o social network. Riducendo l’esposizione iniziale, diminuiscono anche le possibilità che un’azienda subisca una violazione dei dati, un’interruzione delle attività o perdite finanziarie.