Allnet.Italia, l’insicurezza informatica costa cara alle imprese

Allnet.Italia, l’insicurezza informatica costa cara alle aziende

Allnet.Italia, consapevole della costante crescita del cybercrime, ha siglato collaborazioni con partner di eccellenza come per esempio Sophos.

Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia
Sulla base dei dati elaborati dal Clusit, la situazione dell’italia non sembra migliorare: si stimano, infatti, intorno ai 10 milioni di euro i danni subiti nel 2016 dal nostro Paese per attività di cybercrime, un valore dieci volte superiore a quello degli attuali investimenti in sicurezza informatica, che sfiorano, ad oggi, appena il miliardo di euro. Il prossimo 25 maggio è la data di scadenza ufficiale per la piena applicazione del General Data Protection Regulation (GDPR): il nuovo Regolamento Europeo che nasce proprio con l’intento di armonizzare le direttive all’interno dell’UE in materia di protezione di dati. Una grande opportunità per le aziende e per gli operatori del settore, per implementare una solida strategia di data protection e puntare allo sviluppo di un mercato digitale affidabile su cui poter ridisegnare il proprio business.

In un contesto come quello attuale, infatti, caratterizzato da una forte accelerazione verso nuovi paradigmi quali l’IoT, la mobilità BYOD, la gestione di ambienti social, i Big Data e la diffusione di servizi Cloud, sempre più con modalità as a service, l’intento del Legislatore è proprio quello di rafforzare la tutela dei dati di fronte ai nuovi rischi derivanti da un mondo in rapida trasformazione.

Emiliano Papadopoulos
L’adeguamento al nuovo GDPR sicuramente avrà un forte impatto iniziale sulle imprese, soprattutto a livello organizzativo, per la compliance. Nel lungo periodo, però, un attento piano di investimenti in tecnologie per la sicurezza dei dati, consentirà alle stesse di beneficiare dei numerosi vantaggi derivanti dal processo di digitalizzazione e di operare e competere in un mercato globale sicuro, con norme chiare e precise in materia. Emerge chiaramente dall’interessante report del Clusit che gli attacchi di cybercrime sono diventati sempre più aggressivi e sferrati con successo ed estrema semplicità, verso target multipli, attraverso l’utilizzo di tecniche banali. È il Malware il principale strumento utilizzato, in crescita del 95% rispetto al 2016, seguito da phishing/Social Engineering su larga scala +34%. In tale scenario, dunque, la prevenzione risulta sempre essere la scelta migliore.

Allnet.Italia, consapevole della costante crescita del cybercrime, ha siglato collaborazioni con partner di eccellenza come per esempio Sophos.
Con il suo innovativo sistema di rilevamento antimalware Intercept X, Sophos rivoluziona la sicurezza endpoint, portandola verso un approccio predittivo alla protezione contro le minacce inedite.

Intercept X, infatti, grazie all’evoluta tecnologia di deep learning, rileva file di malware nuovi con la massima accuratezza, senza dover ricorrere alle signature. È più intelligente e scalabile rispetto agli altri tipi di machine learning: il modello di deep learning di Sophos, elabora i dati su livelli di analisi multipli diventando, di volta in volta, più potente.

Può continuare a ricevere quantità enormi di dati da analizzare ed è in grado di memorizzare, durante il processo di analisi, l’intero panorama visibile delle minacce. Le sue dimensioni sono piccolissime: con meno di 20 MB sull’endpoint e un impatto sulla performance quasi pari a zero. Infine, vanta elevate performance: in meno di 20 millisecondi il modello è in grado di estrarre milioni di funzionalità da un file, condurre un’analisi approfondita e determinare se è innocuo o pericoloso.