Arpa Piemonte e ReLicense, una spending review di successo

Arpa Piemonte e ReLicence, una spending review di successo

Arpa Piemonte ha avuto la possibilità di acquistare, grazie a ReLicense, 330 licenze Microsoft recuperando la maggior parte dei terminali in uso, che sarebbero stati dismessi. Questa in sintesi una storia iniziata a fine 2014, quando la situazione delle postazioni di lavoro dell’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della regione Piemonte, mostrava la necessità di “ringiovanire” i terminali utilizzati come postazioni di lavoro.

Sulle circa 1200 postazioni, oltre 500 risultavano ancora basate su Windows XP, un sistema operativo ormai fuori mercato e senza assistenza tecnica. Vista l’impossibilità di sostituire in tempi brevi tutte le postazioni di lavoro obsolete, e soprattutto data l’importante spesa economica, è stata condotta una valutazione più approfondita delle oltre 500 postazioni di lavoro che risultavano ancora basate su Windows XP. Di queste, circa 200 non risultavano aggiornabili con sistemi operativi più evoluti (Windows 7 o Windows 8.1), perché non in possesso di caratteristiche tecniche sufficienti. Le restanti 330, invece, possedevano caratteristiche tali da poter evolvere verso sistemi Windows 7 e successivi, attraverso un upgrade tecnologico gestibile direttamente da personale interno e con costi accettabili.

È proprio per questo motivo che Arpa Piemonte ha valutato la possibilità di acquistare licenze in riuso grazie al supporto di ReLicense, azienda tedesca del comparto della compravendita di licenze software di seconda mano.

Oltre alle componenti di ricambio atte ad un upgrade della postazione di lavoro, quali hard disk e RAM, tra il 2015 e il 2016, Arpa Piemonte ha acquistato da ReLicense infatti 330 licenze Windows 7 ad un costo decisamente inferiore rispetto alla spesa che avrebbe sostenuto in caso di acquisto di nuovi terminali.
Il risparmio per le aziende che decidono di acquistare licenze software usate è particolarmente significativo, quantificabile tra il 40 ed il 70% rispetto ai prezzi del nuovo. D’altro canto, anche chi vende licenze software che non utilizza più può recuperare una porzione consistente dell’investimento iniziale.