Il nuovo Synology DS918+ offre, in uno chassis dalle forme compatte, potenza sufficiente per la gestione dei backup e per la centralizzazione di molte attività quotidiane.
La piattaforma desktop è capace di ospitare sino a quattro drive da 2,5” o 3,5”, di tipo standard meccanico o SSD, mentre il processore a 64 bit Intel Celeron J3455 brilla per efficienza e reattività.
L’architettura quad core con frequenza base di 1,5 GHz consente di mantenere consumi contenuti e, all’occorrenza, di accelerare le attività di codifica o crittografica, grazie a un core clock che può raggiungere i 2,3 GHz in modalità burst. In questo senso, la macchina in prova risulta particolarmente efficace nella gestione di flussi video e può gestire stream H.264 (AVC), H.265 (HEVC), MPEG-2 e VC-1 con una risoluzione massima di 4.096 x 2.160 pixel (UHD 4K).
La macchina vanta grande espandibilità in termini di memoria e può essere portata sino a 8 GByte, ampliando la RAM DDR3L di serie (4 GByte).
Il sistema incorpora inoltre due slot M.2 NVMe per la gestione cache dei dati, facilmente raggiungibile tramite le feritoie dedicate sul lato inferiore.
Per chi necessita di maggiore capacità è inoltre possibile connettere via eSATA una unità di espansione DX517, con disponibilità di ulteriori cinque bay drive.
Tra i pregi di questo modello, come altri NAS di questo segmento Synology, il supporto per array Raid 0, 1, 5, 6 e 10, grazie al quale è possibile organizzare i dati adottando pool multipli in base alle necessità di protezione o performance. Il sistema è compatibile con Synology Hybrid RAID, infrastruttura che facilita la migrazione e l’espansione del RAID e delle unità hot spare, a tutto vantaggio della scalabilità futura e di eventuali manutenzioni del pool.
Il telaio interno in metallo è stato sagomato per consentire l’aggiunta di eventuale RAM in modo rapido. Lo chassis, ben assemblato, impiega però materiale plastici di qualità migliorabile e, in alcuni casi, amplifica le vibrazioni indotte dai drive.
DS918+ è in grado di gestire il file system BTRFS (oltre a EXT4), per quanto riguarda il partizionamento dei drive interni. In particolare, questa architettura è stata pensata per superare i limiti imposti dagli attuali sistemi di gestione legacy. BTRFS è in grado di archiviare due copie dei metadati su un volume, consentendo il recupero dei dati in caso di danni al disco rigido o settori danneggiati.
I cassetti consentono il fissaggio tool-less dei drive.
Il file system è capace di rilevare automaticamente i file danneggiati con metadati di mirroring e di ripristinare i dati danneggiati utilizzando i volumi RAID. In aggiunta BTRFS consente di catturare istantanee per creare copie multiple di cartelle importanti, consumando poco spazio disco e incrementando la sicurezza del dato.
In questo modo gestire le cartelle, le quote, le repliche e il ripristino dei file è molto più semplice e può essere effettuato in tempi più contenuti rispetto ai convenzionali sistemi di copia.
La serratura di blocco dei cassetti è interamente in plastica e non ci ha completamente convinto.