In occasione dell’Innovators Circle 2017, IDC presenta i risultati di un nuovo survey che mette in luce i temi chiavi della digital transformation in Italia.
Il ciclo 2017 di Innovators Circle ha prodotto una serie di incontri promossi da SAP e Intel in collaborazione con IDC, che hanno riunito CIO, CDO e Innovation manager delle più importanti aziende italiane in un confronto sui temi della trasformazione digitale. Coordinati da Fabio Rizzotto, head of local research and consulting di IDC Italia, gli appuntamenti 2017 di Innovators Circle hanno costituito un’occasione unica per condividere esperienze e best practice, e per prepararsi ad affrontare il 2018.
Tra gli altri, sono intervenuti in qualità di speaker manager di aziende quali Prysmian Group, Università Cattolica del Sacro Cuore, TIM Sparkle, TSG 1899 Hoffenheim e SIAG – Informatica Alto Adige.
Come hanno testimoniato i manager invitati, la principale sfida della trasformazione digitale è far sì che tutto ciò che avviene nella vita reale si possa tradurre in logica real-time nei processi aziendali. Ma perché ciò accada, sopra all’architettura tecnologia necessariamente rinnovata deve collocarsi il coinvolgimento dell’intera organizzazione. Insomma, è necessario portarsi dietro tutte le persone, dall’amministratore delegato ai dipendenti.
Questi aspetti fondamentali sono emersi anche nella web survey di IDC condotta per questo ciclo di incontri. Secondo gli oltre 70 rispondenti italiani, quattro sono gli imperativi strategici della trasformazione digitale:
- Il data management come asset strategico
- DX progressiva versus DX “disruptive”
- Nuovi ecosistemi
- Digital leadership coordinata
La trasformazione dei processi esistenti e la creazione di nuovi dipendono dall’effettiva capacità aziendale di gestire, analizzare e valorizzare i dati. Tutto ciò può avvenire mettendo il dato al centro dei modelli aziendali e rinnovando l’architettura IT, ovvero investendo su piattaforme unificate data-driven e puntando su competenze digitali come la real-time data analytics.
Il secondo punto sottolinea come tra le aziende italiane emerga la necessità di bilanciare un cambiamento che sia da una parte progressivo – a livello sia organizzativo sia IT – ma che dall’altra possa anche accogliere accelerazioni e innovazioni “disruptive”.
Cruciale è inoltre l’apertura verso nuove forme di collaborazione e integrazione. La cooperazione tra imprese, vendor e laboratori d’innovazione, e tra i diversi ruoli aziendali (in una sorta di “dream team” interno), è indispensabile per gestire la natura complessa della trasformazione digitale.
Infine, ritorna anche nella web survey di IDC il tema prioritario della leadership. La capacità di comunicare, di ingaggiare le persone giuste, di ottenere la sponsorizzazione del vertice – ma anche la capacità di mettersi in discussione – rappresentano qualità essenziali per chi deve guidare il processo di trasformazione aziendale.
Fabio Rizzotto, IDC
Dal tenore dei messaggi e dei punti di vista forniti dalle aziende italiane nel corso del 2017, stiamo vedendo via via maturare un linguaggio più strategico e la consapevolezza della portata della trasformazione, dove alla complessità si accosta la volontà di interrogarsi su nuove direzioni del business model aziendale.Stefano Ceccarelli, Innovation Sales Director, SAP Italia
Nel nostro ruolo di innovatori, in SAP siamo consapevoli dell’importante valore che deriva dalla combinazione e dall’integrazione delle nuove tecnologie emergenti – cloud, mobile, machine learning, blockchain, Internet of everything – per supportare aziende ed enti pubblici ad adottare innovativi modelli di business che permettano di rispondere in tempi brevi alle sollecitazioni del mercato e alle esigenze di cittadini e imprese. Con SAP HANA, abbiamo creato una piattaforma tecnologica che offre ai nostri clienti una differenziazione importante in un’economia basata al 100% sui dati. Il nostro successo lo misuriamo su un parametro fondamentale: il valore di business che riusciamo a garantire ai nostri clienti oggi e la capacità di sviluppare innovazioni disruptive domani.