Come precisato durante la presentazione dei prodotti, avvenuta quest’anno, l’azienda ha lavorato per semplificare l’installazione dei prodotti e per facilitarne l’uso, a prova di inesperti.
Il setup iniziale si avvia non appena scelta (e acquistata) la versione tramite il portale Kaspersky, le fasi successive non richiedono conoscenze tecniche e solo pochi istanti di pazienza (in funzione della velocità di connessione a disposizione). L’installazione include inoltre la possibilità di diventare parte attiva del Kaspersky Security Network, o KSN, fornendo informazioni alla rete intelligente globale e ottenendo così una protezione più puntuale. In questo caso l’utente ha piena facoltà di aderire o meno all’iniziativa.
Grazie al KSN, l’azienda è in grado di offrire una più rapida risposta alle minacce zero-day, maggiori dettagli circa la reputation di App e siti, nonché una maggiore ottimizzazione del traffico dati necessario per l’analisi. Nel corso dell’ultima sincronia effettuata durante i test, KSN ha evidenziato oltre 1 miliardo di elementi pericolosi a livello globale e circa 2,4 miliardi di elementi protetti.
Per utilizzare appieno il proprio abbonamento, soprattutto se si desidera controllare più device, è opportuno registrarsi al servizio MyKaspersky. In questo modo, tramite una semplice dashboard online, è possibile visionare lo stato di tutti gli apparati legati al nostro account, avviando la gestione diretta o, nel caso di tablet e smartphone, la localizzazione o il blocco, in caso di furto o smarrimento.
Rispetto alle versioni precedenti, l’interfaccia è stata ottimizzata e leggermente semplificata, il tutto senza stravolgerne il senso generale. Se, dunque, siete già utenti Kaspersky, quella che vi aspetta non sarà una rivoluzione, in senso stretto. La GUI è razionale, offre immediatamente una overview su possibili problemi e sullo stato del sistema, evidenziato dal colore della barra superiore (verde o rosso) e dai relativi messaggi.
Otto icone completano la visione base, garantendo un immediato accesso a funzioni di frequente utilità, come l’avvio di scansioni automatiche, manuale e personalizzate; l’aggiornamento del database e molto altro.
A una interfaccia snella e a una procedura di installazione tutto sommato breve, corrisponde una impronta generale sull’endpoint particolarmente compatta. Adottando una sistema Windows 10 Pro con APU AMD quad-core e 4 GByte di RAM (specifiche hardware volutamente di medio/basso livello, analoghe a quelle di un PC di 2 – 3 anni fa), la memoria occupata dalla suite ammonta a circa 380 MByte, mentre il sistema risulta mediamente impegnato per il 3% – 4% nella gestione dei task riguardanti i moduli Kaspersky.
Di fatto, l’abilitazione di Kaspersky Total Security 2018 non impensierisce il sistema e non ne pregiudica fluidità e usabilità.