Una macchina come il Lifebook U937 non si vede certamente tutti i giorni. Il notebook professionale vanta una dotazione invidiabile e un prezzo fuori dalla portata per la maggior parte degli utenti e delle piccole imprese.
Durante l’uso quotidiano l’U937 si fa apprezzare per la grande maneggevolezza; è possibile trasportare, aprire e attivare il device con una sola mano. Lo chassis offre una sensazione di grande robustezza, la cerniera del display è rigida e capace di assorbire senza tentennamenti la pressione delle dita, qualora decidessimo di utilizzare con frequenza la funzione touch.
Tastiera e touchpad assolvono egregiamente al proprio compito, con una risposta sempre puntuale. Probabilmente, in considerazione anche del prezzo finale, ci saremmo aspettati una tastiera con retroilluminazione (oltre che resistente ai liquidi), un piccolo vezzo che però può fare la differenza quando si lavora in ambienti poco illuminati.
La stessa analisi può valere, con le dovute differenze, per la matrice LCD utilizzata. Colori e sfumature sono riprodotti con grande fedeltà, il tempo di risposta è generalmente molto contenuto e, nell’uso quotidiano, si è dimostrato un buon compagno di lavoro, capace di limitare l’affaticamento della vista. Tuttavia, come su altre soluzioni di questa fascia di prezzo, ci saremmo forse aspettati di trovare una matrice 2K o 4K; risoluzioni non disprezzabili nonostante la ridotta diagonale del display, soprattutto per chi tratta documenti grafici con una certa frequenza (tra l’altro Windows 10 si adatta molto bene ai pannelli ad altissima risoluzione, favorendo l’uso multi-finestra e l’affiancamento dei pannelli di lavoro).
In termini di prestazioni, come già abbiamo dibattuto, questa declinazione dell’U937 offre il massimo, o quasi. Lo si capisce già dalla prima accensione. Dalle nostre prove il boot impiega mediamente 10,5 secondi, la riattivazione da standby 1,3 secondi e lo shutdown 7,2 secondi. Merito principalmente del drive solid state, che ha fatto registrare velocità sequenziali di 548,3 MB/s e 508,9 MB/s, rispettivamente in lettura e scrittura. Forse ci saremmo aspettati qualcosa in più da un storage M.2, le prestazioni sono comunque di alto livello e scendono significativamente solo trattando file di dimensioni piccole (sotto i 4 MByte).
Per valutare prestazioni in rapporto all’autonomia, per un vero uso mobile, abbiamo adottato la suite PCMark08, eseguendo Run “Creative” e “Work”. In entrambi i casi abbiamo raggiunto risultati molto alti, grazie anche al pieno supporto OpenCL, che permette alla GPU di alleggerire il carico del processore centrale in alcune attività. Sul fronte autonomia, in entrambi gli scenari si superano le 5 ore, sfiorando le 6 ore quando si elaborano contenuti misti e multimediali (audio, foto e video).
Per quanto riguarda la gestione della carica, è possibile raggiungere la piena autonomia in circa 2 ore e 48 minuti, mentre in un’ora l’accumulatore è già sufficientemente carica (74%).
Durante le prove, lo chassis compatto non si è mai surriscaldato vistosamente; se posto sotto stress, il sistema di ventilazione è in grado di assicurare un adeguato smaltimento del calore. Tuttavia, durante le fasi di test più complesse, la ventola interna è risultata particolarmente presente, con un sibilo ad alta velocità che potrebbe infastidire.
Come già ampiamente segnalato, non si tratta di una macchina espressamente congegnata per la grafica, non è una workstation mobile. Per saggiare le doti di calcolo e 3D ci siamo però spinti a eseguire i test Cinebench R15 e SPECviewperf 12. Utilizzando il motore Maxon Cinema abbiamo raggiunto le 44 fps, mentre nel rendering multi-CPU si registra un fattore di incremento di prestazioni di 2,4x rispetto al calcolo a singolo core. In questo caso l’architettura Core di settima generazione risulta sensibilmente più efficiente delle precedenti, anche in un confronto diretto con processore quad-core.
SPECviewperf fa invece affidamento sulla capacità della GPU di gestire le primitive e le funzioni principali in fase di rendering in tempo reale. I modelli a schermo sono riprodotti in modo fedele ma con velocità medie piuttosto basse, circa 10 fps.
Nel complesso il Lifebook U937 convince sia in termini di prestazioni, sia per quanto riguarda l’usabilità generale. La dotazione di fascia alta e la particolare attenzione per i sistemi di sicurezza ne fanno il compagno ideale del top management e dei power user che richiedono la massima flessibilità sul lavoro.
Punteggio
92
su 100
PRO
Compatto e leggerissimo; chassis robusto; elevate prestazioni generali; display touch luminoso; 4G LTE; Palm Secure.
CONTRO
In relazione al prezzo, avremmo valutato positivamente una matrice 2K o 4K e la tastiera con retroilluminazione; ventola fastidiosa in alcuni contesti.