Massimo Calabrese, CEO di OPEN-V
– Quali sono i Vostri focus e le strategie di sviluppo per la seconda metà dell’anno e per il 2018?
Il focus di sviluppo di Open-V è orientato verso tecnologie “Cognitive Platfrom”, “AI Artificial Intelligence CLOUD Platfom”, Deep Learning Cloud Platform Technologies. Open-V è un’Engineering company, estremamente attiva e dinamica nell’abito dello sviluppo di piattaforme tecnologiche definite “Next Generation Innovation Technogies”.
– ContainerMax Essential, quali sono i plus di questa piattaforma?
Oggi ContainerMax Essential è l’unica piattaforma in grado di fare lavorare la tecnologia Docker su macchine virtuali VMware. Oggi Docker è la tecnologia che diventa “core” nel segmento Virtuale, rappresentando il massimo livello di razionalizzazione delle risorse in ambito Virtuale.
– In che modo l’architettura di ContainerMax Essential potrà semplificare la gestione delle macchine virtuali e accelerare l’erogazione dei servizi?
Negli ultimi anni nel mondo IT la virtualizzazione ha avuto uno sviluppo preponderante, affermandosi sia nell’ambito di architetture on-premise che cloud, in cui è ambita la possibilità di fare horizontal scaling su più nodi di calcolo. Spesso la virtualizzazione tradizionale da questo punto di vista risulta essere pesante per via dello strato di hardware virtualizzato gestito con cui la VM deve interfacciarsi e dell’esecuzione di un set completo di processi, servizi, network layers ecc, come in un’installazione Hardware. Questo in alcuni casi può rallentare o appesantire di molto il provisioning di risorse e di conseguenza l’erogazione dei servizi.
Il progetto Docker parte dall’esigenza di implementare, tramite un engine open source per la gestione dei container, una soluzione più performante che garantisca un buon livello di isolamento applicativo e di risorse.
Cos’è un container? Innanzitutto un container non è una macchina virtuale. Un container è un’applicazione che condivide il kernel della macchina host e non ha uno strato di virtualizzazione tramite hypervisor. È possibile creare un container partendo da template di Sistemi Operativi e importarvi i relativi binari.
I Docker container non hanno un init e quindi non eseguono servizi, ovvero un processo che è stato configurato in fase di provisioning dell’applicativo Dockern, per essere eseguito automaticamente alla creazione del container. Ad esempio, un container PostgreSql avrà come entry point l’esecuzione del processo server del db stesso.
– ContainerMax Essential è una struttura altamente scalabile, quali sono le possibilità offerte in questo senso? Quali le reali opportunità per i clienti?
ContainerMax Essential non ha limiti di scalabilità. Attraverso ContainerMax Essential il cliente modifica i criteri e razionali di costi-risorse attraverso l’utilizzo di docker per dove per ogni singola macchina virtuale sviluppa il massimo livello di razionalizzazione nell’ambito dell’allocazione e utilizzo delle risorse del sistema verso le Macchine Virtuali/Applicativi Docker. In questo modo è possibile avere macchine virtuali “leggere”, dove prima della tecnologia Docker vi era l’esigenza per l’utilizzo di Server di dimensioni importanti (e conseguenti costi alti), mentre ora ContanierMax Essential rappresenta un fortissimo momento di “saving”. Le Applicazioni Docker, infatti, non vanno più impattare economicamente nell’ambito dei costi di infrastruttura/risorse, quindi non si pone più il problema di dover utilizzare hardware molto potente in un’infrastruttura virtuale con un conseguente risparmio economico importante nell’ambito dei costi di infrastruttura.