QNAP è tra i sostenitori dei sistemi di trasmissione a 10 Gbit e, come altri produttori, si sta impegnando per rendere simili device accessibili anche alle piccole e medie imprese. I due NAS in prova sono un esempio di velocità, funzionalità e prezzo contenuto. Resta comunque chiaro che la conversione di una rete tradizionale in una LAN a 10 Gbit è una attività ancora dispendiosa, in buona parte per via dei costi legati a switch e cavi.
Superati i vincoli di budget, un’architettura a 10 GbE permette di accelerare significativamente le attività di rete da/verso il server e gli storage di rete. I tempi di backup si riducono drasticamente, passando per esempio da una intera nottata a poche decine di minuti. Lo stesso vale per le attività di replica e recovery, solitamente molto dispendiose in termini di tempo e risorse.
Il ripristino di intere librerie, di client di rete o server “mission critical” può richiedere ore o giorni con le tradizionali tecnologie Gbit e adottando schemi di recovery di tipo legacy. In questo senso, QNAP offre una funzionalità avanzata di Backup Station che consente al Turbo NAS di “scattare istantanee LUN iSCSI” e archiviarle tra NAS differenti, per fornire un servizio efficiente di backup, anche nelle situazioni peggiori.
Per sfruttare questa funzione è necessario generare almeno un volume sul NAS, accedendo alla sezione “Spazio d’archivio”, impostando successivamente i parametri di rete del server remoto. A questo punto è possibile selezionare il volume di cui scattare l’istantanea e il pool di archiviazione dove archiviare i dati nel server di destinazione. Il sistema consente di gestire il numero di snapshot da trattenere e la frequenza con la quale queste attività dovranno essere svolte.
Disponendo di una tipica infrastruttura di rete con Server e NAS multipli è inoltre possibile beneficiare della sincronia permanente tra device, adottando l’Hybrid Backup Sync.
Dati e informazioni risulteranno costantemente replicati sulla rete locale oppure off-site, presso un ufficio dislocato in un altro edificio o in un altra località. Un simile meccanismo consente di preservare tutte le informazioni più critiche anche in caso di eventi straordinari o in caso di fail di un sistema.
L’app dedicata dovrà essere scaricata tramite l’App Center; dopo questa operazione sarà possibile richiamare l’Hybrid Backup Sync direttamente dal menu di selezione o tramite l’icona sul desktop. Anche in questo caso risulta di primaria importanza la creazione di uno Storage Space, che potrà essere generato sul medesimo NAS, su NAS remoti o sul cloud. Una volta attivata la connessione verso il NAS remoto sarà possibile abilitare Job di backup, impostando origine e destinazione. Con un meccanismo del tutto analogo è possibile abilitare attività di Restore.
Per ciò che riguarda i task di sincronia è garantita la replica tramite RTRR, Rsync, via FTP o attraverso protocolli CIFS SMB. Ciascun task può essere impostato da/per i due NAS, scegliendo una sincronia mono o bidirezionale.