La digitalizzazione sta stravolgendo il modo di operare delle imprese e se i dati sono il petrolio dell’oggi, secondo Software AG le aziende devono diventare le moderne raffinerie dei dati.
Fabio Todaro, vicepresident & country manager representative Software AG Italia, afferma senza mezzi termini che le imprese stanno affrontando una trasformazione della propria operatività come non sia era mai vista prima d’ora. Dice Todaro “Disruption is everywhere all of the time.”
E il punto di osservazione di SAG è sicuramente privilegiato dal momento che secondo le società di analisi Gartner e Forrester la società tedesca è leader in sette segmenti di mercato.
L’elemento di sintesi dell’offerta di SAG è la Hybrid Digital Business Platform, un insieme integrato di tecnologie e strumenti per gestire la trasformazione digitale e sviluppare nuovi processi di business, combinando on premise e cloud. Tutto sempre rigorosamente vendor indipendent.
I pilastri che sostengono la piattaforma sono tre: la pianificazione dei processi, con i prodotti Aris e Alfabet; l’orchestrazione delle applicazioni grazie a Webmethods; la gestione di grossi volumi di eventi combinata alla rapidità decisionale tramite Apama e Presto.
Per rafforzare la qualità delle sue soluzioni la società nell’ultimo anno ha effettuato due acquisizioni importanti: Zementis attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale, del machine learning e delle analisi predittive, e Cumulocity attiva in quello dell’Internet of Things.
Cresce l’offerta tecnologica e cresce la dimensione economica di SAG che ha superato i tre miliardi di euro di capitalizzazione di borsa, ha un fatturato di 872 milioni di euro e nei primi due trimestri ha realizzato una crescita tra l’11 e il 12% in relazione allo stesso periodo dell’anno precedente.
Francesco Maselli, innovation and solutions director Software AG Italia, evidenzia come i clienti oggi abbiano più influenza, più informazioni e maggior scelta rispetto al passato.
Non solo, i clienti si aspettano anche una “outstanding experience”.
Le soluzioni che le aziende devono dare per rispondere a queste esigenze implicano la raccolta e l’analisi di grandi quantità di dati prima di individuare e implementare le necessarie soluzioni.
Se i dati sono il nuovo petrolio, “Le aziende – dice Maselli – devono diventare raffinerie di dati.”
Attività complessa, a maggior ragione se nelle aziende prevale un modello di interazione confuso e caotico, “a spaghetti.” La stessa Internet of Things crea problemi di sicurezza e governance per via della numerosità dei sensori.
La Digital Business Platform di SAG mette le aziende in condizione di realizzare la digital transformation e di gestire i processi.
In vista dell’entrata in vigore nel 2018 del GDPR (General Data Protection Regulation), la società ha sviluppato degli acceleratori per svolgere le necessarie valutazioni presso i clienti, per verificare che ottemperino la normativa e per assicurarsi che non escano informazioni in modo fraudolento.
Aldo Chiaradia, IT Director di Furla, uno dei maggiori marchi internazionali nel mercato dei prodotti in pelle, testimonia l’esperienza di un’azienda impegnata nella digital transformation con il sostegno di SAG.
Chiaradia sottolinea l’importanza di essere scalabili perché non c’è limite alla crescita del business dell’azienda.
Più cauto sul tema della modellazione dei processi in quanto la velocità con cui si procede è tale che a volte non è possibile definire dei processi.