Kaspersky Lab presenta i risultati di un nuovo studio, che analizza le aspettative dei decision maker IT in vista dell’entrata in vigore del GDPR nel Maggio 2018.
Il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) entrerà in vigore tra meno di un anno, e cambierà il modo in cui le organizzazioni dovranno trattare i dati sensibili dei clienti. La ricerca targata Kaspersky Lab ha considerato le opinioni di oltre 2000 decision maker IT nell’Unione Europea riguardo alle sfide che le aziende e i reparti IT dovranno affrontare per la compliance alla nuova normativa.
Ecci i principali risultati dello studio:
- Il GDPR rafforzerà l’IT: il 63% dei decision maker IT intervistati si aspetta di acquisire maggiore autorevolezza dalla nuova normativa; questo, perchè la conoscenza approfondita pregressa in materia di protezione dati consentirà loro di avere un ruolo chiave nelle aziende. Inoltre, il 51% crede che il GDPR renderà migliore il proprio lavoro.
- Molte aziende, però, non sono pronte: solo il 55% del campione ritiene che le aziende si stiano prendendo cura dei dati nel modo corretto; il 63% attualmente si sente sopraffatto dalle nuove regolamentazioni e dai compiti futuri; il 22% non è sicuro che l’organizzazione per cui lavora sarà pienamente conforme ai nuovi requisiti di protezione dati nel Maggio 2018.
- C’è voglia di formazione: il 66% del campione vorrebbe essere formato su ciò che il GDPR implicherà per la loro organizzazione.
Lo studio di Kaspersky Lab è intitolato “Dalla sopraffazione al controllo: il processo di preparazione per il GDPR del dipartimento IT per garantire la protezione adeguata dei dati”. Il campione comprende soggetti da Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia e Norvegia.
In ottica GDPR, l’hub di Kaspersky Lab fornisce una serie di informazioni e consigli su come prepararsi alle nuove norme.
Morten Lehn, General Manager Italy, Kaspersky Lab
I decision maker IT di tutta Europa possono sentirsi scoraggiati all’idea di dover aiutare i propri colleghi a raggiungere la conformità al GDPR. Dopo tutto, i professionisti IT più di chiunque altro in un’organizzazione sa quanto lavoro deve essere fatto per raggiungere questo obiettivo. Conoscono le cattive abitudini delle imprese rispetto al trattamento dei dati e conoscono gli errori più comuni. Inoltre, sono consapevoli di come e perché i dati possano correre dei rischi. Ma proprio grazie a questa conoscenza, sono anche i più adatti a colmare le lacune e a prevenire la perdita di dati o una loro scorretta gestione.
Nel corso del prossimo anno, ci aspettiamo che molti professionisti IT si impegneranno ad aumentare l’attenzione delle aziende sulla protezione dei dati personali. Il GDPR darà loro la possibilità di avere un ruolo di maggiore importanza nelle aziende e diventare indispensabili per garantire la giusta prevenzione dei dati personali imponendo che vengano tutelati.