Kaspersky Lab presenta un nuovo hub online che aiuterà le aziende ad adeguarsi alle nuove norme EU (GDPR) per il trattamento dei dati personali.
Manca poco più di un anno al termine entro il quale le aziende nella UE dovranno conformarsi al nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Nonostante ciò, una recente indagine di Kaspersky Lab mostra che il 20% dei responsabili IT conosce ancora poco, o per niente, il GDPR. Si tratta di un dato significativo, in quanto le sanzioni in caso di non conformità alle nuove norme saranno severe, potendo arrivare fino al 4% del fatturato annuo globale o a 20 milioni di euro.
Attraverso un’attenta pianificazione e un approccio proattivo, tuttavia, le aziende possono raggiungere la conformità del GDPR e mettere a norma i propri dati.
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Il sito targato Kaspersky Lab è stato progettato proprio per rendere più chiare le responsabilità delle imprese e dei singoli dipendenti nell’ambito della nuova normativa; il tutto, attraverso un video animato, un diagramma interattivo e un whitepaper incentrato sull’impatto del GDPR sui reparti chiave dell’azienda. Si tratta di uno strumento di valutazione online pensato per le imprese che dovranno adeguarsi al GDPR nei tempi previsti: attraverso una serie di domande il sito aiuterà a valutare l’attuale stato di salute dei dati di tutta l’azienda e fornirà consigli importanti su come affrontare le modifiche chiave che li riguardano.
Morten Lehn, General Manager Italy, Kaspersky Lab
In questo periodo si parla moltissimo del GDPR, soprattutto grazie alla crescente preoccupazione riguardo alle potenziali sanzioni e alla scadenza imminente. Ma, nonostante l’agitazione, le imprese non stanno ancora facendo abbastanza per adeguare tutti i reparti dell’azienda alle norme di protezione e fare in modo che adempiano ai propri obblighi. Oltre a lavorare con specialisti di consulenza legale o aziendale, è importante non dimenticare coloro che trattano i dati quotidianamente. La sicurezza e la protezione dei dati sono il cuore della nostra attività e crediamo sia nostra responsabilità aiutare le aziende e i singoli dipendenti a capire cosa si intenda per “buona salute” dei dati e come questa possa essere utile alle imprese stesse. Vogliamo incoraggiarli a preoccuparsi della buona salute dei dati non solo per essere conformi alla normativa ma anche per il successo e il benessere a lungo termine dell’azienda.