Aruba pubblica una nuova ricerca sulla diffusione e comprensione dell’IoT in area EMEA, che rivela grande variabilità nei diversi Paesi e contesti aziendali.
La ricerca “The EMEA IoT showdown: Business vs. IT” targata Aruba ha coinvolto 1.400 responsabili business e IT di 11 Paesi in area EMEA (Europa e Medio Oriente). Lo studio mette in luce come vi sia una mancanza di allineamento tra la leadership business e quella IT in merito a quello che l’IoT è, e a come viene usato. Inoltre, evidenzia uno scenario frammentato in tutta l’area EMEA, con i singoli Paesi che dichiarano livelli molto diversi di adozione e comprensione dell’IoT, e percezione della sicurezza offerta dalla tecnologia.
Ecco come i responsabili IT e business valutano il significato e il valore dell’IoT, secondo la ricerca Aruba:
- Definizioni divergenti: il 65% dei responsabili IT definisce l’IoT come “aggiungere connettività Internet agli oggetti d’uso quotidiano”, mentre il 48% dei responsabili business parla di “automazione dei servizi degli edifici”.
- Priorità in conflitto: secondo i responsabili IT, i principali casi di utilizzo dell’IoT sono il monitoraggio e la manutenzione delle strutture cruciali. Per i responsabili business, è la fornitura di servizi location-based.
- Percezioni in merito all’adozione: il 58% dei responsabili business ritiene di aver adottato tecnologia IoT nelle rispettive organizzazioni, contro il 46% dei responsabili IT.
- Progetti futuri: il 13% dei responsabili IT afferma di non avere ‘alcun piano’ per il deployment dell’IoT. Al contrario, il 93% dei responsabili business ha dichiarato di aver adottato tecnologia IoT o di avere intenzione di adottarla.
- Ottimismo condiviso: sia i responsabili IT che i responsabili business sono in genere soddisfatti dei risultati generati dall’acquisto di servizi IoT (in ambiti come produttività del personale, riduzione del rischio operativo, maggiore efficienza).
Aruba mette inoltre in luce che l’utilizzo e la comprensione dell’IoT nell’area EMEA si trovano attualmente in una situazione “instabile”, con grande variabilità nei diversi Paesi:
- Implementazione dichiarata: il 69% di intervistati in Spagna dichiara di aver già implementato tecnologie IoT, seguiti dal 61% in Francia e Italia, dal 54% in Germania e dal 53% in Arabia Saudita. Paesi come Emirati Arabi Uniti (48%), Turchia (44%) e Paesi Bassi (43%) risultano sotto il 50%. Regno Unito (37%), Svezia (37%) e Norvegia (34%) hanno la percentuale più bassa di adozione dichiarata di IoT.
- Comprensione percepita: il 68% degli intervistati in Spagna e il 67% in Italia si dichiarano convinti che i propri colleghi comprendano l’IoT; seguono Paesi come Germania (65%), Francia (61%), Paesi Bassi (58%), Svezia (55%) ed Emirati Arabi Uniti (54%). Chiudono la fila Turchia (37%) e Regno Unito (35%).
- Sicurezza percepita: ben il 96% degli intervistati in Italia ritiene che IoT sia ben protetto; seguono lSpagna (90%), Germania (85%), Emirati Arabi Uniti, Francia (entrambi 83%) e Svezia (82%). Qualche dubbio in più è manifestato dagli intervistati in Paesi com Paesi Bassi, Turchia, Regno Unito, Norvegia e Arabia Saudita (percentuali tra il 76% e il 72%).
- Vantaggi e successi: gli intervistati tendono a confermare che l’adozione dell’IoT ha avuto risultati positivi in termini di efficienza IT (per il 90% degli intervistati in Emirati Arabi Uniti e il 72% in Arabia Saudita); innovazione (76% degli intervistati in Francia, 80% nel Regno Unito, 90% in Spagna e 87% in Italia); visibilità dell’IT in azienda (per il 57% degli intervistati in Germania); efficienza del business (80% degli intervistati in Turchia e 74% in Olanda) e customer experience (81% degli intervistati in Svezia). Si registrano, però, differenze tra Paese e Paese.
Morten Illum, VP EMEA, Aruba
È chiaro che tra dipartimenti diversi vi siano opinioni contrastanti sull’IoT; ma con la diffusione dell’IoT a ritmi senza precedenti e con aziende che confermano di vedere un elevato valore di business derivante da esso, è essenziale che vi sia un dialogo aperto sull’IoT per assicurare la coesione sulla sua adozione. Priorità in conflitto possono impedirne il successo all’interno dell’organizzazione.