Mini e MicroPC sono oggi alternative altamente appetibili anche per gli ambienti professionali, gli uffici e i comparti produttivi, grazie a dimensioni ridotte e costi ragionevoli. Quando si sceglie una postazione di lavoro per i differenti uffici che compongono l’azienda, spesso, il personale tecnico e le divisioni IT si trovano a dover coniugare molteplici esigenze.
Diversamente da quanto accadeva non molti anni fa, optare per un formato compatto può convenire sotto differenti aspetti. Se è vero che il tradizionale PC desktop/middle tower vanta dalla sua una grande espandibilità e possibilità di intervento maggiori in caso di guasto, al formato standard, sempre più aziende preferiscono quello ultracompatto. Attenzione, non stiamo parlando di Zero Client o Thin Client, che necessitano di un ambiente dedicato e server per la virtualizzazione (ottime soluzioni per realtà professionali molto estese).
In questo contesto vogliamo analizzare i cosiddetti miniPC, sistemi x86 in grado di eseguire ambienti Microsoft Windows o Linux e con prestazioni paragonabili alle postazioni più ingombranti. Il concetto, derivato negli anni dal mondo consumer e gaming, si è fatto strada con maggiore successo in questi ultimi anni, grazie all’evoluzione tecnologica e alle superiori possibilità di integrazione di device in spazi ristretti. Realizzati a partire da design su misura, questi dispositivi adottano abitualmente motherboard e componenti in formato ITX o SFF (Small Form Factor) e, in alcuni casi offrono tutto ciò che serve in chassis da 1 -2 litri.
A fronte di dimensioni davvero contenute, sistemi di questo tipo abbondano di porte di comunicazione, sia dal punto di vista della gestione multi-monitor (dual o triple-display), sia per quanto riguarda adattatori LAN, USB o seriali RS232. In molti casi si tratta di PC assemblati in fabbrica da parte dei principali costruttori, mentre in altri casi ci troviamo di fronte a soluzioni parzialmente assemblate, i cosiddetti barebone. In quest’ultimo caso, sebbene sia necessaria una maggiore attenzione nella definizione della configurazione, è davvero possibile costruire un sistema “tailor made”, per ottenere le performance desiderate oppure, per tagliare i costi in funzione del budget.