Una nuova indagine di Kaspersky sulla sicurezza digitale svela che i dati archiviati su device sono spesso messi in pericolo proprio dalla scarsa cura degli utenti.
Lo studio targato Kaspersky Lab, denominato Digital Clutter and its Dangers, comprende anche un’indagine online che ha coinvolto oltre 16.000 soggetti in 17 Paesi. La ricerca ha messo in luce i pericoli del cosiddetto “caos digitale”, fenomeno per cui i dati sensibili archiviati su smartphone, tablet e computer sono messi in pericolo dagli atteggiamenti ‘superficiali’ degli utenti.
La ricerca mostra infatti che monitorare il contenuto dei propri device è un’attività che gli utenti tendono ad evitare. Inoltre, i computer e i tablet risultano particolarmente vulnerabili alle minacce di sicurezza. Più in dettaglio:
- Solo il 50% degli utenti coinvolti controlla regolarmente il contenuto di computer e tablet, percentuale che sale al 63% per gli smartphone. Tuttavia, questo accade solitamente perché gli smartphone hanno memoria più limitata: infatti, il 35% elimina le app da cellulare a causa della memoria insufficiente, mentre solo il 13% fa lo stesso su computer.
- Il 25% degli intervistati non ricorda quando ha disinstallato un’applicazione dal computer per l’ultima volta, dato che scende al 12% per gli smartphone. Un terzo delle applicazioni su computer risulta quindi completamente inutile e potenzialmente dannosa, con rischio per i dati sensibili.
- Il 65% degli utenti aggiorna le app su smartphone appena vengono rilasciati gli aggiornamenti con le ultime patch di sicurezza; la percentuale scende al 42% e al 48% per le app su tablet e computer, rispettivamente.
- A causa di questi comportamenti, gli utenti incontrano malware più facilmente su computer (il 28% rispetto al 17% su smartphone). Nonostante ciò, la maggior parte degli intervistati considera il computer come il dispositivo più sicuro.
Questi i suggerimenti Kaspersky per proteggere i dispositivi digitali:
- Aggiornare le app: questo andrebbe fatto non appena vengono rilasciate le nuove versioni con i nuovi patch di sicurezza.
- Pulire le app: importante farlo anche per quelle su smartphone, che possono tarsmettere dati anche quando non vengono usate.
- Modificare le impostazioni delle app: le app possono accedere a informazioni sensibili, geolocalizzare l’utente e condividerne i dati con server di terze parti. Una gestione scorretta delle impostazioni può permettere ad app non utilizzate di accedere ad informazioni sensibili senza che l’utente ne sia consapevole.
- Usare software specifici: questi tool possono individuare app sospette e inutilizzate, così come quelle che necessitano di un aggiornamento.
Morten Lehn, General Manager Italy, Kaspersky Lab
I dispositivi digitali che usiamo ogni giorno memorizzano dati preziosi che non vogliamo finiscano nelle mani sbagliate o perdere quando il dispositivo si rompe o viene infettato da malware. Contrastare il caos digitale richiede agli utenti una gestione, pulizia e aggiornamento delle app su tutti i propri dispositivi all’interno della famiglia. Prendersi cura della propria vita digitale deve diventare una priorità per mantenere gli hacker alla larga.