A questo punto sarà possibile gestire la telecamera (o più telecamere), tramite l’interfaccia mobile, oppure via browser, su PC o notebook. La GUI per sistemi desktop non differisce in modo evidente da quella per smartphone anche se, forse, ci saremmo aspettati, maggiori possibilità di intervento, complice la maggiore facilità di interazione.
Per ultimare il setup software sarà sufficiente inserire una mail personale e generare una password compatibile con i criteri di sicurezza previsti. L’App Security è piuttosto spartana ma, al tempo stesso, leggera da gestire e aprire.
La schermata principale riporta una sezione superiore con un’area di anteprima video, dove è possibile anche avviare la visione “Live”. Il comparto inferiore comprende invece la scala temporale con la successione di tutti gli eventi registrati e le attività riportate. Un pratico menu con miniature e icone consente di capire in un istante il tipo di evento (passaggio di una persona, animale, auto, altro), e di individuare il volto del soggetto.
La logica di riconoscimento di Presence si è dimostrata molto precisa, con rarissimi falsi riconoscimenti, in particolar modo quando il soggetto inquadrato è ai limiti dell’area di riconoscimento e parzialmente camuffato (cappello o sciarpa). In questi casi il sistema ha rilevato il passaggio di un animale anziché di una persona, ma è possibile migliorare la qualità di rilevamento selezionando l’evento e indicando al sistema il soggetto corretto.
La qualità generale è buona, i video registrati in 720p o 1080p restituiscono con precisione i dettagli, l’illuminazione notturna, regolabile manualmente o secondo un algoritmo automatico, è più che sufficiente per rischiarare l’ambiente circostante per almeno 5 – 8 metri. Solo saltuariamente la registrazione decade di qualità, sgranando per alcuni secondi. La migliore definizione è possibile garantendo una connessione continua e robusta con l’access point o il router di casa o dell’ufficio.
Per quanto riguarda la visione remota e in mobilità, le performance sono strettamente correlate alla larghezza di banda offerta dalla connessione xDSL. Con un comune collegamento ADSL al di sotto di 10 Mbps (1 Mbps UP), una singola telecamera risulta accessibile in pochi secondi, il tempo di recupero del video è altrettanto rapido. La qualità, modulata automaticamente in base alla bandwidth, appare quasi sempre buona, con rare perdite di definizione e il classico “squadrettato” MPEG, soprattutto quando si passa a 360p.
Il sistema, che è costantemente all’erta, è in grado di registrare ogni evento con buona reattività, anche se in alcuni casi abbiamo notato la perdita di pochi secondi, riguardanti l’inizio di un determinato “incident”. Può così capitare che un soggetto che entra rapidamente nell’inquadratura possa essere rilevato quando è ormai già al centro del quadro.
La telecamera incorpora inoltre un microfono per una registrazione audio monodirezionale (non è permesso interagire con i soggetti di fronte alla camera). Nel complesso lo stream audio è risultato nitido, soprattutto in ambienti non troppo rumorosi, la voce delle persone e i differenti suoni risultano quasi sempre ben comprensibili. Diversamente, in situazioni congestionate e con una rumorosità medio-alta (molto traffico, musica, vociare intenso) il ritorno audio è talvolta risultato disturbato ed eccessivamente enfatizzato, forse dal meccanismo di guadagno automatico attivo sull’ingresso microfonico.