Il supercomputer Italiano Marconi si classifica ai primi posti al mondo

Il supercomputer Italiano Marconi si classifica ai primi posti al mondo

Il supercomputer italiano Marconi adotta sistemi Lenovo su architettura Intel con 300,000 processori con una potenza massima di 13 Pflop/s.

Con l’installazione di un ultimo aggiornamento del progetto di sviluppo del sistema di supercalcolo Marconi, l’Italia si colloca al sesto posto, dopo Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna e Francia, in termini di potenza di supercalcolo disponibile a livello nazionale, un asset strategico per lo sviluppo socio economico.
Avviato in produzione lo scorso luglio con una configurazione costituita da 60 mila processori e una potenza di picco di 2 Pflop/s, Marconi, è stato aggiornato a inizio novembre con ulteriori 240 mila processori Intel Xeon Phi. MARCONI sarà completato nel luglio del prossimo anno, quando un ultimo aggiornamento porterà il sistema ad una potenza complessiva di circa 20 Pflop/s (20 milioni di miliardi di operazioni al secondo), grazie all’impiego di processori Intel Xeon di prossima generazione.
Il nuovo sistema di calcolo è a disposizione del sistema accademico nazionale, del mondo della ricerca, dell’ecosistema europeo per il calcolo ad alte prestazioni, e anche della comunità scientifica internazionale attraverso Eurofusion, il Consorzio Europeo per lo Sviluppo dell’Energia da Fusione Nucleare.
L’installazione di MARCONI rientra in un complesso piano deliberato dagli organi di governo del Cineca, che porterà la potenza di calcolo fino ai 50/60 Pflop/s entro l’anno 2020.