Synology porta al debutto la lineup di dispositivi aggiornati e svela la rinnovata filosofia che guida la progettazione di NAS, device di networking e del software compilato in-house.
Durante la presentazione alla stampa italiana, sono intervenuti Rosiel Lee, Managing Director di Synology France e Vania Paone, da poche settimane Product Manager di Synology Italia.
Vania Paone, Product Manager di Synology Italia
L’azienda, fondata 16 anni fa, rientra oggi a pieno titolo tra i big del settore storage con credenziali di tutto rispetto: un fatturato annuo superiore ai 300 milioni USD, più di 700 dipendenti (una buona parte impegnata nelle attività di R&D), una diffusione in più di 80 Paesi e 4 milioni di unità vendute.
Ma Synology mira a espandere ulteriormente la propria presenza sul mercato e, da realtà nota principalmente per le soluzioni NAS, intende continuare a crescere nel settore networking e in quello degli application server.
Se, soprattutto in Italia, il brand è conosciuto per le soluzioni soho e PMI, in realtà il listino vanta unità molto potenti e strutturate per soddisfare le esigenze del comparto enterprise, dove le performance e l’assoluta affidabilità guidano le scelte degli IT Decision Maker.
Tra queste la recente FlashStation FS3017, che punta sull’integrazione di un massimo di 24 unità Solid State da 2,5” e strizza l’occhio alle imprese più esigenti, complice anche il continuo abbassamento dei prezzi dei drive SSD. Questa versione Rack 2U incorpora un’architettura dual CPU, 64 GByte di RAM e consente di massimizzare il throughput grazie alla doppia interfaccia 10G.
Si amplia, inoltre, la famiglia RackStation, che ora comprende il modello RS4017xs+ con una infrastruttura a otto Core, 64 GByte di RAM, dual LAN 10 G e uno chassis 3U da 16 drive (3,5” / 2,5”).
L’azienda si fa promotrice delle richieste provenienti dai partner e dai clienti e, per soddisfare le esigenze di tutta la catena di business, ha ripensato il concetto stesso di NAS. I nuovi modelli, così come la strategia in atto, privilegiano l’ottimizzazione delle risorse e del carico di lavoro, offrendo ampi spazi di personalizzazione per le aziende che decidono di avviare un percorso di migrazione verso il cloud ibrido, oggi sempre più richiesto.
Synology ha inoltre lavorato su più fronti per garantire ai propri clienti i vantaggi dell’infrastruttura OpenStack e la compatibilità SMI-S (Storage Management Initiative Specification), per la gestione semplificata di ambienti eterogenei che fanno uso di hardware di differenti vendor.
La collaborazione con VMware ha invece consolidato l’efficacia degli apparati Synology in abbinamento a ESXi, per ambienti iSCSI. Il meccanismo di sincronia storage iSCSI “attivo – attivo” consente di realizzare schemi di rete basati su due apparati interconnessi per la gestione di un pool condiviso. Il dual controller con switchover rapido consente attività continuative senza interruzioni, dal sync all’aggiornamento DSM, il tutto senza rischi di perdita dati.