SMAU 2016, intervista alla BD Manager di Kingston Stefania Prando

SMAU 2016, intervista alla BD Manager di Kingston Stefania Prando

A SMAU 2016 incontriamo Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston, che ci ha illustrato le novità di prodotto, con particolare enfasi per la data security.
L’azienda, assente dalla kermesse milanese da diversi anni, ha scelto di presenziare per sottolineare l’importanza della protezione dei dati, soprattutto quando vengono spostati al di fuori degli usuali ambiti di business. Molto frequentemente, infatti, preziosi asset aziendali risultano persi o trafugati quando si sceglie di trasportarli con sé, attraverso media rimovibili o chiavette USB.

Complice l’acquisizione della tecnologia USB e degli asset di IronKey da Imation, Kingston gioca ora un ruolo di primaria importanza nel settore delle soluzioni crittografate portatili dedicate alle aziende.
È bene ricordare che IronKey è stato per un lungo periodo tra i principali brand di soluzioni Flash USB protette mediante crittografia, dispositivi entrati a far parte della famiglia Imation nel 2011. Come ha sottolineato Stefania Prando, l’acquisizione da parte di Kingston ha permesso di far crescere ulteriormente le funzionalità dei nuovi device a listino, che si affiancano ai consueti dispositivi DataTraveler, come per esempio l’interessante DataTraveler 2000 che abbiamo avuto occasione di mettere alla prova nel corso dell’anno.
Il percorso strategico intrapreso dall’azienda prevede ora una maggiore concentrazione nello sviluppo di drive USB crittografati. In questo senso risulta particolarmente importante la forte partnership con DataLocker, alla quale è stato ceduto il business degli hard disk esterni crittografati.
L’azienda è attualmente molto attiva anche in ambito storage nel settore business e mainstream, con particolare attenzione per il settore data center, per il quale sono state annunciate le unità SSD DC400, nel formato da 2,5”.

Ad oggi, Kingston ha scelto di utilizzare la linea di prodotto IronKey per fornire soluzioni certificate FIPS 140-2 Level 3 per quegli ambienti dove è richiesto il massimo grado di sicurezza. Di fatto, per esempio, la certificazione FIPS 140-2 di terzo livello risulta essere un requisito fondamentale per gli enti civili e governativi, così come i contesti finanziari e sanitari.

A SMAU abbiamo potuto constatare direttamente le prerogative uniche dei device IronKey, come la più recente D300, realizzata con uno chassis metallico molto robusto (involucro in zinco e un sigillo antimanomissione in materiale epossidico) e capace di garantire un livello di protezione dei dati elevato.
Fabrizio Bressani, Managing Director di DotForce Italia, ha tenuto una demo live relativamente alle funzionalità specifiche del dispositivo, con particolare attenzione per la versione “Managed”, gestibile remotamente sotto diversi aspetti.

SMAU 2016, intervista alla BD Manager di Kingston Stefania Prando

La D300 vanta un motore crittografico interno, un dettaglio molto importante sul fronte data security, in considerazione del fatto che non vengono adottati software terzi installati sull’endpoint. Non solo, il drive utilizza un firmware con firma digitale, particolare che lo rende immune agli attacchi BadUSB.

Questo device IronKey adotta un sistema di protezione basato su una password complessa, a totale protezione contro tentativi di accesso non autorizzati. In particolare il drive viene bloccato e riformattato dopo 10 tentativi di accesso falliti, così da offrire protezione contro gli attacchi “brute force”.

La versione “gestita” si basa sulla suite IronKey EMS di DataLocker, una piattaforma cloud-based che permette di centralizzare la gestione dell’utilizzo e dell’accesso dei dispositivi in forza a una data azienda. La console centralizzata consente agli amministratori un controllo completo e la creazione di policy specifiche per ciascun dispositivo. Il gestore IT può inoltre variare le principali funzioni con una buona granularità, intervenendo sul livello di complessità della password o reimpostando il limite di tentativi di accesso. Chiavette perse o rubate potranno essere disabilitate.

Grazie al perfetto connubio tra un hardware solido e una piattaforma software che consente la manutenzione e la gestione remota, Kingston migliora sensibilmente il grado di sicurezza dei dati, minimizzando possibili episodi accidentali (o intenzionali).