Sphere 3D svela le peculiarità delle più recenti appliance V3 per la Virtual Desktop Infrastructure distribuita, introdotte a listino per soddisfare i contesti di business più dinamici.
Contestualmente, l’azienda ha presentato anche un nuovo approccio nella realizzazione di architetture VDI di base per superare il concetto di appliance che hanno al centro il desktop e ha iniziato a offrire funzioni proprietarie di failover. Sphere 3D ha battezzato questo approccio “Distributed Desktop Hyperconvergence (DDH) architecture”, in grado di semplificare e ottimizzare l’implementazione e la gestione del desktop virtuale in ambienti distribuiti.
La famiglia di appliance V3 viene fornita con il software Desktop Cloud Orchestrator (DCO) di Sphere 3D preinstallato e sfrutta il software di virtualizzazione e gestione dei server VMware vSphere di VMware. Inoltre, utilizza anche le soluzioni di storage condiviso di livello enterprise VMware Virtual SAN e la tecnologia per le GPU di Nvidia, con l’obiettivo di rendere la Virtual Desktop Infrastructure (VDI) accessibile e applicabile ad aziende e filiali di qualsiasi dimensione. L’adozione di appliance V3 “all-flash” può iniziare con una singola appliance per l’utilizzo come VDI o con una configurazione a 3-nodi per un cluster Virtual SAN. Progettate per essere utilizzate singolarmente o per ampliare e semplificare gli ambienti VMware già esistenti, le appliance V3 offrono importanti vantaggi in termini di prestazioni e capienza utilizzando una singola linea di prodotti con un unico punto di supporto.
L’architettura DDH di Sphere 3D è stata progettata per semplificare l’implementazione e la gestione di installazioni ROBO, e diminuisce il costo e l’infrastruttura necessaria per supportare la VDI. La DDH abbassa l’impegno e la complessità di gestione creando desktop resilienti e riducendo l’infrastruttura della filiale. In futuro la DDH sfrutterà l’organizzazione delle applicazioni in container per spostare l’attenzione dallo storage all’end user computing, migliorando così l’esperienza utente.
Le appliance V3 con DCO sono strettamente integrate e forniscono avvisi in tempo reale sullo stato dell’hardware, oltre alla capacità di migrare gli utenti finali, valutandoli caso per caso, da un’appliance all’altra per offrire prestazioni e disponibilità ottimali. In più, la nuova famiglia V3 è stata ideata per sfruttare le funzionalità del VMware Horizon Air Hybrid-Mode, e quindi nei prossimi mesi aumenterà la flessibilità e sarà possibile ampliare la capienza Cloud.
David Floyer, Chief Technology Officer e co-fondatore di Wikibon
Il mercato stimato in 2 miliardi di dollari nel 2014 dovrebbe crescere di dieci volte, fino a 20 miliardi, entro il 2020. L’approccio di Sphere 3D alla Distributed Desktop Hyper-Converged Infrastructure (HCI) è un contributo prezioso all’ecosistema HCI, con la VDI vista come un carico di lavoro di frontiera.John Fanelli, Vice President di Nvidia Grid
Con il lancio delle appliance distribuite iper-convergenti V3, Sphere 3D si distingue come pioniere nell’offrire desktop ad alte prestazioni alle grandi imprese e alle PMI distribuite. L’offerta di Sphere 3D per i carichi di lavoro ottimizzati di grafica aziendale e professionale, basata sulla nostra tecnologia NVIDIA GRID, sta cambiando le modalità di implementazione e gestione degli spazi di lavoro virtuali rendendo la virtualizzazione ad alte prestazioni disponibile a un numero più ampio di tipologie cliente.Peter Bookman, Global Strategist di Sphere 3D
Grazie alla nostra linea di prodotti V3, le organizzazioni possono disporre di una famiglia di appliance specializzate che sono pre-configurate per prestazioni VDI ottimali e che sfruttano le migliori tecnologie esistenti. La richiesta dei dipartimenti IT di soluzioni di End User Computing (EUC) ha messo a dura prova i budget e le risorse IT, impedendo alle organizzazioni di rispondere alla necessità di desktop fisici, nel mondo reale, con soluzioni di Cloud computing. Le nostre nuove soluzioni V3 sono state specificamente progettate per rispondere a queste esigenze e offrire la flessibilità di implementazioni VDI prive di rischi tramite un semplice approccio modulare che non rispecchia più quello della ‘taglia unica’ per tutti.