Come anticipato, la pendrive proposta da Kingston privilegia la sicurezza e può essere utilizzata solo dopo aver sbloccato l’accesso tramite il pin memorizzato. Non appena tolta dalla confezione, DataTraveler 2000 può essere immediatamente connessa al PC, inserendo la password preimpostata in fabbrica e riportata sul retro della confezione. La manualistica cartacea a corredo si riduce però a un foglietto multilingua mentre, per modificare il pin o definire ulteriori variabili, è necessario accedere al sito web dedicato o utilizzare il manuale archiviato nel dispositivo.
Dopo aver ricaricato la batteria interna (tempo massimo richiesto, 1 ora) per sbloccare lo storage USB è sufficiente premere il tasto “CHIAVE” e digitare il pin entro 10 secondi. Tutto questo può essere fatto senza connettere il dispositivo al PC, per il collegamento avremo 30 secondi di tempo, prima che la chiavetta si blocchi nuovamente.
La generazione di una password propria è la prima attività da svolgere ed è possibile semplicemente premendo due volte il tasto “CHIAVE” e inserendo la sequenza prescelta. La procedura dovrà essere eseguita due volte per conferma, mentre la password dovrà necessariamente essere compresa tra 7 e 15 caratteri. Per maggiore sicurezza il device non accetterà pin composti da numeri uguali o da numeri consecutivi. Per agevolare la generazione di una password facile da memorizzare, i 10 tasti integrati riportano, oltre ai numeri, anche le lettere dell’alfabeto.
Adottando la tastiera e seguendo alla lettera le combinazioni luminose dei LED blu, rosso e verde è inoltre possibile abilitare alcune funzioni avanzate della DataTraveler 2000 e particolarmente utili in determinate situazioni.
Il sistema offre infatti una modalità “read-only” che consente di bloccare l’accesso in scrittura al drive, una funzione interessante se si vuole impedire cancellazioni o modifiche accidentali dei file, oltre alla possibile manomissione da parte di software malevoli.
Kingston ha inoltre previsto una procedura “timeout-lock”, utile per bloccare automaticamente la chiavetta connessa al PC dopo un determinato periodo di tempo. La procedura consente di impostare un timer di blocco compreso da 1 minuti e 99 minuti, a salvaguardia dei dati, anche in assenza del proprietario dalla propria postazione di lavoro.
Tra le funzionalità poste a difesa degli asset memorizzati, in caso di manomissione forzata il device è in grado di cancellare completamente ogni informazione. Infatti, se un utente immette un pin errato per 10 volte consecutive, il pin utente, la chiave di crittografia e tutti i dati verranno distrutti e andranno definitivamente persi.
Si tratta di un meccanismo di difesa estremo che tutela la privacy in caso di furto o smarrimento della chiavetta.
Durante i test abbiamo effettuato le singole procedure proposte per il blocco in lettura e il blocco temporale. Manuale alla mano è possibile familiarizzare con le procedure dopo alcuni minuti. La tastierina, pur se di piccole dimensioni, dispone di microswitch precisi, capaci di facilitare le delicate operazioni di modifica e immissione del pin. In generale lo chassis risulta più grande dei comuni pendrive ma la forma affusolate permette un facile inserimento anche in dispositivi quali sub-notebook e ultrabook, senza “infastidire” le porte USB più vicine.
Nel caso di sistemi desktop, la disponibilità di una prolunga in bundle avrebbe semplificato la connessione e la gestione della pennetta, soprattutto quando si è costretti a utilizzare porte USB situate sul lato posteriore del PC.
Ottima la compatibilità con sistemi Mac e Linux, DataTraveler 2000 è inoltre interoperabile con Chrome OS e Android.
In termini di performance, la versione da 32 GByte in prova si è comportata entro le aspettative, adottando un ambiente di test Windows 10 e un controller di gestione Intel Z77. La velocità media in lettura è stata di 146 MB/s, mentre in scrittura abbiamo registrato prestazioni medie di 88 MB/s.
Punteggio
83
su 100
PRO
Chassis robusto e ben fatto; crittografia hardware a 256 bit; non richiede software; buone performance generali.
CONTRO
Corpo più ingombrante rispetto ai comuni drive; manca una prolunga per l’uso con sistemi desktop; istruzioni cartacee minime; prezzo non trascurabile.