LinkStation 520 appartiene alla nuova generazione di storage di rete Buffalo, si distingue per il prezzo interessante e per la nuova interfaccia grafica di gestione. L’azienda porta al debutto un NAS per gli ambienti home e Soho, studiato per offrire una base solida per il backup e la centralizzazione dei dati, il tutto con un occhio di riguardo per il portafoglio. A un hardware basilare si contrappone la GUI che strizza l’occhio agli ambienti desktop e può essere gestita con mouse e finestre, secondo una tendenza ormai sempre più diffuso. I vecchi menu legacy lasciano il posto a icone e menu grafici, avvicinando maggiormente gli utenti inesperti e rendendo più facile la configurazione generale dei servizi.
Più che nella piattaforma in sé, la novità di questa LinkStation 520 è da ricercarsi proprio nell’infrastruttura software e nelle funzionalità offerte.
Le specifiche costruttive includono una CPU Realtek RTD1195N con architettura dual core e una frequenza operativa a 1,1 GHz, affiancata da 256 MByte non espandibili e dal supporto per un massimo di due drive da 3,5”. Buffalo propone modelli con unità singole da 1, 2, 3 o 4 TByte, perciò in grado di offrire una capacità lineare sino a 8 TByte, per il modello top di gamma. Lavorando in modalità Raid 1, che prevede il mirroring dei dati, per una maggiore sicurezza, lo spazio effettivamente a disposizione rimane quello del singolo hard disk. Si tratta comunque di capacità sufficienti per un uso home o single-user, salvo specifiche situazioni.
In caso di necessità il NAS può essere espanso senza modificarne la configurazione semplicemente aggiungendo un disco esterno tramite USB 3.0, con performance fino a 5 Gbps. La connessione alla rete è possibile grazie alla singola porta Ethernet LAN Gbit. Tra i pregi di questa compatta soluzione di storage, la ridotta rumorosità, grazie a uno chassis robusto e capace di minimizzare le vibrazioni dei dischi e alla ventola posteriore, che entra in funzione solo quando si raggiungono determinate soglie termiche.
L’accesso alle unità disco non è vincolato da blocchi o serrature, è sufficiente rimuovere la paratia frontale in plastica ed estrarre gli hard disk montati sulla slitta. Se, da un lato, ciò semplifica la manutenzione, dall’altro riduce sensibilmente il grado di sicurezza contro eventuali manomissioni, anche involontarie.
LinkStation 520 si distingue anche per i consumi moderati che, sulla carta, si attestano a 37 W di picco, 19 W in condizioni standard, 13 W in idle e appena 0,9 W in standby (dischi spenti).
Una caratteristica del tutto singolare riguarda il posizionamento dell’interruttore per il soft-On/Off sul lato posteriore del case. Non esiste infatti alcuna funzione per lo spegnimento diretto via software (solo riavvio), pertanto, in caso di manutenzione o altre necessità risulta necessario accedere fisicamente al NAS. Lo stesso vale per la presa USB 3.0 e per il relativo tasto di copia rapida, anch’esso posizionato sul retro.
Per le prove abbiamo ricevuto il campione con capacità da 2 TByte, che incorpora due drive da 1 TByte Toshiba DT01ACA100 ed è disponibile con un aggressivo prezzo di 349,00 Euro (IVA inclusa). Il NAS è fornito direttamente con i drive preinstallati, Buffalo perciò si occupa di effettuare l’assistenza delle singole unità distribuite, un vantaggio da considerare in caso di possibili guasti dei device.