Nel corso del 2015 VMware ha analizzato lo stato della business mobility e ha intervistato oltre mille decision maker IT e aziendali di tutto il mondo, Italia compresa.
La teoria dell’evoluzione di Darwin non è mai stata tanto attuale quando si parla di business. La capacità di adattarsi definisce chi sopravvivrà, e interi settori industriali negli ultimi anni sono stati influenzati da questo modello. Pensateci, negli scorsi anni abbiamo assistito alla vicenda di Kodak, la più grande azienda di fotografia del mondo, costretta a presentare istanza di fallimento proprio nel momento storico in cui il numero di fotografie in circolazione era il più alto di sempre.
In questo mondo in continuo cambiamento, l’unica cosa di cui si può essere sicuri è che l’innovazione non si fermerà, lo status quo sarà messo in discussione e ad avere un vantaggio competitivo saranno quelle aziende abbastanza agili per rispondere rapidamente al mutamento.
In questo scenario, prende sempre più piede l’approccio ‘mobile’, soprattutto quando si tratta di business transformation. Prendiamo per esempio Uber, o Hive; aziende che stanno rivoluzionando interi settori industriali attraverso nuovi modelli di business basati sulla mobilità e su funzionalità mobili. Il motivo del loro successo? Essere in grado di rispondere alla domanda dei consumatori e offrire un servizio che fa fronte alle loro aspettative utilizzando la tecnologia mobile per soddisfare il bisogno di flessibilità e di servizio clienti, sempre e ovunque. Queste organizzazioni non solo sono rilevanti, ma stanno ridefinendo cosa significhi essere rilevanti.
È in questo contesto che abbiamo deciso di analizzare lo stato della business mobility nel 2015. Con il suo impatto potenziale sulle imprese in tutto il mondo e di trasformazione del nostro modo di lavorare con i clienti, partner e dipendenti, il report di VMware ha esaminato oltre 1.000 decision maker IT, influenzatori, e decisori aziendali di tutto il mondo per capire lo stato della mobilità aziendale di oggi.
Siamo al punto di svolta – La fase iniziale del mercato mobile era governato dai dipendenti in grado di lavorare sempre e ovunque, in modo sicuro, sempre in grado di accedere a servizi come e-mail, calendario e applicazioni di base di produttività. Oggi che il mercato si sta rapidamente riorientando, occorre concentrarsi su come la mobilità può cambiare il funzionamento di un’organizzazione e di competere. La Business Mobility non ha più solo a che fare con come migliorare la produttività per gli individui, ma come trasformare interi processi di business in modo che le organizzazioni siano posti migliori per connettersi con i clienti, ottimizzare le operazioni e generare nuovo business.
Pochi leader hanno effettivamente raggiunto la mobilità aziendale – Come ci si aspetterebbe in un settore che sta evolvendo rapidamente come questo, alcuni passi in avanti sono già stati fatti per migliorare l’efficienza mobile sul posto di lavoro. L’85% delle organizzazioni, per esempio, ha attivato applicazioni di produttività individuale di base come la posta elettronica. Tuttavia, vi è un chiaro abisso quando si tratta di migliorare la produttività aziendale in senso più ampio, con solo il 17% delle aziende nel mondo ad avere adottato un modello mobile per almeno un processo chiave dell’organizzazione (il 22% in EMEA). Ciò significa che abbiamo ancora molta strada da fare prima che il vero valore della mobilità business sia riconosciuto. Significa anche che coloro che si muoveranno in fretta in questa direzione guadagneranno un vantaggio competitivo.
Sicurezza e budget rimangono i più grandi ostacoli al cambiamento – Può non essere una vera sorpresa apprendere che il budget, la sicurezza e la perdita di dati rimangono le preoccupazioni principali per le organizzazioni che guardano a una strategia di mobilità aziendale; il budget è stato citato come la barriera principale per investire in mobilità aziendale dal 49% degli intervistati in EMEA. A livello globale questo dato cresce fino a 52%.
Quando si tratta di mobilità aziendale, chi osa vince – È importante ricordare le pressioni che i dipartimenti IT ricevono per massimizzare il valore delle infrastrutture esistenti e implementare nuove tecnologie. Tuttavia, l’indagine mostra anche i principali vantaggi che dichiarano di aver ottenuto coloro che hanno implementato con successo strategie per la mobilità in azienda: miglioramento della produttività della forza lavoro mobile (52%), ottimizzazione dei processi aziendali (51%) e riduzione dei costi di supporto (37%).
Per concludere, è doveroso tornare alla teoria dell’evoluzione di Darwin: “Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma la più adattabile al cambiamento.” Il cambiamento è l’unica costante. Questo è il motivo per cui è importante abbracciare le innovazioni tecnologiche intorno a noi e perché la mobilità aziendale è passata dall’essere una priorità a una necessità. È questo costante cambiamento che ha plasmato e continua a plasmare il mondo intorno a noi. Ciò spiega perché il lavoro non è più un luogo fisico, ma quello che si fa; perché distretti scolastici stanno implementando test standardizzati e di apprendimento individualizzato; e perché gli ospedali stanno lavorando duramente per assicurare che i medici possano rimanere in contatto con i pazienti in modi mai pensati prima. La verità è che non stiamo parlando di tecnologia, ma di spostare sempre più in alto l’asticella, di non accontentarsi di una seconda scelta, e di cercare di essere continuamente migliori.