Una volta connessa al PC, il primo utilizzo della Cherry MX Board 6.0 può risultare disorientante per chi non ha mai avuto modo di lavorare con una tastiera meccanica. Ricordiamo che le convenzionali ed economiche tastiere sono infatti dotate di un meccanismo a membrana o a molla. Di conseguenza il feedback durante la digitazione varia moltissimo, restituendo all’utente un’esperienza d’uso differente.
In generale, rispetto alle classiche tastiere meccaniche di alcuni anni fa, la rumorosità tipica che accompagnava i primi switch si è attenuata. Di certo, un dispositivo di questo tipo risulta comunque un po’ più rumoroso rispetto alle tastiere a sola membrana, ma nulla che possa disturbare il lavoro dei colleghi di scrivania.
L’installazione tramite porta USB è immediata, non servono software di attivazione particolari, mentre è possibile, anzi consigliato direttamente dal manuale in bundle, l’aggiornamento del firmware. Sì, perché, la Cherry MX Board 6.0 ospita una logica di controllo particolarmente evoluta e, pertanto, sono disponibili update in grado di migliorarne le specifiche con il passare del tempo.
Durante l’uso si apprezza immediatamente la stabilità dello chassis, ben ancorato alla scrivania grazie al peso e ai piedini in gomma. I tasti sono solidi e con una risposta alla pressione uniforme. Questo vale anche per la barra spaziatrice, spesso rumorosa o sbilanciata nelle tastiere più economiche. Durante la digitazione è possibile raggiungere un livello di fluidità difficilmente riscontrabile con le keyboard standard, questo grazie alla precisione di lettura dei singoli tasti e dalla morbidezza degli stessi. Non esiste infatti un punto di acquisizione così netto come nelle versioni a membrana, dove lo “scatto” del pulsante in posizione “on” è facilmente rilevabile. Una volta trovato il giusto grado di pressione da esercitare si è pronti per digitare senza difficoltà, anche per periodi prolungati.
Tra i pregi della Cherry MX Board 6.0 vanno segnalati anche i pulsanti addizionali, che consentono di regolare il volume, la retroilluminazione e le preferenze di riproduzione multimediale. Per attivare queste funzioni secondarie è disponibile il tasto “Fn”, come avviene per i notebook. Il tasto è retroilluminato di blu quando è attivo, mentre può essere disattivato in combinazione con il pulsante “Ctrl”, diventando di colore rosso. Il tasto con il logo Cherry, posizionato in prossimità del tastierino numerico, permette invece di disabilitare il tasto Windows e una serie di combinazioni che potrebbero interrompere il lavoro o l’esecuzione di programmi a pieno schermo. Il comando disabilita le funzioni “ALT+F4”, “ALT+TAB” e “CRTL+ALT+CANC”.
La retroilluminazione è unicamente di colore rosso, è regolabile su 100 livelli e può essere disabilitata. Gli unici pulsanti di colore blu sono il tasto “Windows”, “Fn”, “NumLock”, “Scroll” e Caps Lock” che non possono essere regolati in intensità e possono creare un po’ di fastidio in condizioni di luminosità ambientale ridotta. Sarebbe forse stato più interessante rendere disponibile una regolazione anche per quei tasti.
Nel complesso la sensazione registrata in alcune settimane di utilizzo quotidiano ci permette di affermare che la MX Board 6.0 rientra a pieno titolo tra le migliori tastiere per ambienti di lavoro, laddove si debbano inserire, creare o modificare testi con grande frequenza, come avviene, per esempio, in una redazione.
Ci sono tuttavia alcune note negative che vanno evidenziate. Non ci spieghiamo infatti come il tasto di invio sia stato integrato con dimensioni ridotte rispetto alla norma. Potrebbe sembrare un particolare da poco ma, per chi redige testi molto spesso e quindi non osserva la tastiera durante al digitazione, un pulsante così piccolo porta a frequenti errori. Con buona probabilità, la scelta di un tasto con sezione orizzontale e non con altezza standard è stata dettata da schemi estetici e di design.
Un secondo scoglio, non di poco conto, riguarda la mancanza di un layout con serigrafie pensate per l’utenza italiana. L’azienda propone diverse varianti per le aree Belgio / Germania / Spagna / Inglese USA / Francia / UK / Pan-Nordic. Rispetto al formato standard per la lingua italiana, sono perciò assenti i tasti con le lettere accentate, mentre numerosi altri riferimenti riguardanti la punteggiatura sono spostati. Anche in questo caso, per chi è abituato a lavorare “a memoria”, potrebbe non essere un problema, ma ci rendiamo conto che la maggior parte degli utenti si affida necessariamente a quanto riportato sui singoli pulsanti.
Non ultimo, il prezzo di vendita classifica questa tastiera tra i device più cari del segmento, rendendola appetibile solo per una ristretta fascia di pubblico.
Punteggio
65
su 100
PRO
Qualità complessiva elevata; chassis e meccanismi robusti e duraturi; retroilluminazione; cavo da 2 metri; struttura e poggia polsi confortevoli.
CONTRO
Layout non disponibile in italiano; la retroilluminazione di alcuni tasti non è regolabile; prezzo elevato; pulsante “Invio” troppo piccolo.