Fresca dei successi registrati a VMworld Europe 2015, DataCore incontra la stampa italiana, durante il consueto tour europeo, illustrando l’innovativo software per l’I/O parallelo.
L’azienda persegue la propria visione software-defined, per uno storage libero dalle costrizioni hardware, flessibile e veloce da configurare, davvero capace di accelerare lo sviluppo del business quotidiano.
Seguendo questa filosofia, George Teixeira, CEO e fondatore di Datacore e Rémi Bargoing, Country Manager DataCore hanno illustrato quanto c’è di nuovo e rivoluzionario nella visione per lo storage parallelo di DataCore.
Si tratta di una infrastruttura capace di gestire flussi di input/output in modalità parallele a adattativa, per conseguire il massimo vantaggio dalle attuali e potenti configurazioni server multi-core. L’obiettivo è quello di appianare ogni possibile ostacolo che possa costituire un rallentamento, i cosiddetti colli di bottiglia.
A VMworld Europe 2015 sono state mostrate le potenzialità di questa tecnologia, attraverso architetture di riferimento “Proven Design” e configurazioni vSphere per SAN virtuali iper-convergenti. L’azienda ha inoltre dimostrato le capacità del nuovo aggiornamento del Software-Defined Storage SANsymphony-V, che ora supporta i vSphere Virtual Volume (VVOL), anche sui sistemi di storage flash o basati su disco che non dispongono di questa potente funzionalità.
Si è parlato dello stato dell’arte delle tecniche utilizzate per accelerare le prestazioni e ottenere la sempre maggiore densità di VM necessaria a rispondere alle notevoli esigenze di I/O delle applicazioni di primo livello di categoria enterprise, evidenziando anche l’ottimizzazione delle prestazioni ottenibile con i carichi di lavoro che prevedono intense operazioni di elaborazione dati o di I/O, tipici per esempio nei principali sistemi di online transaction processing (OLTP), analytics in tempo reale, business intelligence e data warehouse.
Questi risultati si sono dimostrati ancora più importanti in applicazioni aziendali critiche verticali basate sui database Microsoft SQL Server, SAP e Oracle, che sono il cuore di qualunque grande impresa.
Molti amministratori VMware guardano con grande interesse alla potenza e al controllo a livello di dettaglio offerti dai vSphere Virtual Volume (VVOL). La maggior parte degli attuali sistemi di storage, però, non li supporta: i produttori, infatti, non sono materialmente in grado di modificare gli apparati esistenti con la nuova interfaccia VM-aware.
DataCore offre a questi clienti la possibilità di sfruttare i benefici dei VVOL su EMC, IBM, HDS, NetApp e altri diffusi sistemi di storage e su tutti le batterie flash semplicemente affiancandogli il software di virtualizzazione dello storage SANsymphony-V. La stessa cosa vale per lo storage collegato direttamente (DAS, Direct-Attached Storage) organizzato in pool da DataCore Hyperconverged
Virtual SAN.
Oggi, gli amministratori vSphere possono autonomamente mettere a disposizione volumi virtuali sui pool di storage virtuale: basta che specifichino la capienza e la categoria del servizio, senza dover conoscere ogni aspetto dell’hardware.
L’azienda ha inoltre innovato il settore proponendo soluzioni software iper-convergenti per applicazioni aziendali e carichi di lavoro OLTP di elevato livello che utilizzano il software DataCore Adaptive Parallel I/O, oltre a nuove architetture di riferimento ‘Proven Design’ per server Lenovo, Dell, Huawei, Fujitsu e Cisco che comprendono configurazioni di ogni dimensione.
Sono ora disponibili il vSphere Deployment Wizard per installare rapidamente il software DataCore Hyperconverged Virtual SAN sui cluster ESXi e un ampliamento delle funzionalità cluster, ideali per suddividere i sistemi iper-convergenti su distanze metropolitane.